Campania,  Sorrento

Parcheggio a Vico Rota, il WWF allerta la Procura di Torre Annunziata

Stampa
L'area verde destinata a box (foto WWF)

SORRENTO – Alla missiva del responsabile dell’Italia dei Valori di Sorrento Giovanni Antonetti che, nei giorni scorsi, aveva denunciato l’inizio dei lavori in tempi record per la realizzazione di 252 box interrati a Vico III Rota a Sorrento, ha fatto seguito l’intervento del WWF della Penisola Sorrentina che oggi ha diffuso la seguente nota: “E’ iniziato l’ennesimo sventramento di un polmone di verde di enorme valore botanico e paesaggistico. In tale area verranno estratti e portati via oltre 35000 metri cubi di terreno organico! A giudicare dalla volontà di taluni miopi politici ed amministratori – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – Sorrento rischia di trasformarsi da cittadina dimora di turisti a metropoli di stazionamento auto…una sorta di Grande Autogrill dove parcheggiare e, magari tra un festival e un convegno sul provolone, prendere il caffè e poi ripartire!!! L’idea, che sembrerebbe esistere nella mente di taluni, che ad ogni autovettura posseduta debba corrispondere un box auto è tanto risibile quanto idiota. Se si volesse fare lo stesso ragionamento a Napoli, ad esempio, si arriverebbe per assurdo a costruire 1milione di nuovi box?  Tutto ciò appare assolutamente pazzesco e devastante in un territorio come il nostro, unico, fragile e prezioso. Ma il business del calcestruzzo è enorme: su circa 6 comuni, calcolando il numero dei box costruiti e tenendo conto del costo medio (che va da 20.000 ai 60.000 euro ed oltre) può facilmente dedursi che il giro di affari messo in atto negli ultimi anni nella sola Penisola Sorrentina è stato pari a diverse centinaia di milioni di euro! A guadagnarci sono sempre i soliti pochi che, spinti ad investire da una richiesta di mercato tra l’altro in precipitoso calo, trasformano irreversibilmente un territorio che appartiene alla collettività. Se poi se per far ciò si debbono sacrificare un po’ di alberelli, magari anche di qualche secolo di età…beh…questo diventa solo un piccolo, insignificante, trascurabile dettaglio! La domanda da porsi è se qualcuno si sia mai preoccupato di verificare quanti box sono rimasti invenduti e quanti ne siano davvero ancora necessari? E sono essi realmente serviti a “togliere le macchine dalle strade”???E quanti sono invece i box trasformati in tutt’altro: palestre, supermercati, attività commerciali, depositi, uffici, ecc.??? E le opere in difformità parziale o sostanziale, spesso sotto sequestro o con procedimenti penali in corso, chi avrebbe dovuto controllare??? Insomma fatta la legge trovato l’inganno??? Inoltre numerosi parcheggi costruiti, ad una attenta lettura del PUT, non si sarebbero potuti realizzare. E’ il caso del parcheggio attualmente in costruzione in Vico III Rota a Sorrento posto in Zona 6 del PUT dove, a norma di Legge, sarebbero possibili solo interventi pubblici e non privati ragion per cui, secondo il WWF, l’autorizzazione rilasciata alla EDIL GREEN s.r.l. dai Commissari ad Acta nominati dal Presidente della Provincia On. Cesaro, che contrasta con gli stessi dinieghi precedentemente espressi dalla Soprintendenza e dalla stessa Commissione Edilizia Comunale, appare illegittima e, di conseguenza, il parcheggio in corso d’opera appare privo di idoneo titolo abilitante…ovvero abusivo! Le tesi sviluppate dal WWF hanno trovato ampia conferma nei pareri espressi dalla Regione Campania, dalla Soprintendenza, da vari Collegi pur formati da autorevoli Magistrati Amministrativi sia del TAR che del Consiglio di Stato e, in ultimo, dalla stessa Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Proprio la Regione Campania, con nota del 16/12/09, a firma del Dirigente del Settore Urbanistica Ing. Bartolomeo Sciannimanica, ha fatto chiarezza sulle zone dove è possibile o meno realizzare i parcheggi pertinenziali nel nostro territorio. Successivamente è stata la Direzione Generale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad esprimersi e, facendo seguito alla richiesta del WWF Penisola Sorrentina, in una nota a firma del Direttore Generale, ha chiarito che: “la realizzazione dei parcheggi pertinenziali, anche in deroga agli strumenti urbanistici ed i regolamenti edilizi, fa salvi i vincoli previsti dalla legislazione in materia paesaggistica ed ambientale ed i poteri attribuiti alle Regioni e ai Ministeri dell’Ambiente e per i Beni Culturali” invitando, tra l’altro, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ad intraprendere le eventuali iniziative di competenza. Il WWF, vista l’apertura del cantiere e il solerte procedere delle opere (anche al buio con l’ausilio di fari e sotto la pioggia) ha immediatamente inviato nota al Sindaco di Sorrento e agli uffici competenti con richiesta di revoca in autotutela e/o in subordine di sospensione dell’efficacia del permesso di costruire rilasciato alla Edil GREEN s.r.l. Nelle more è stata allertata la Procura di Torre Annunziata e gli organi competenti. “Non sarebbe male,  a questo punto, se l’Amministrazione di Sorrento aprisse un pubblico dibattito per evitare scelte che saranno pagate in un senso o nell’altro dai nostri figli, ai quali stiamo sottraendo, per la gioia delle tasche di pochi, verde e vivibilità!” 

Il cantiere sott'accusa

I grossi alberi di arancio, i noci, i ciliegi e gli ulivi secolari, saranno eliminati per consentire la costruzione di “252 scatole in cemento armato” per parcheggiarvi le auto, con la promessa (n.d.r.= obbligo) di ripristinare, successivamente, sopra al baratro, il paesaggio violato: uguale a prima, con gli stessi alberi per “numero, specie ed età”…pena, in caso di inottemperanza, l’immediata acquisizione dell’intera opera al Patrimonio Comunale. Ma nessun agronomo ci ha mai spiegato come si trapiantano ciliegi e noci secolari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*