Campania,  Sant'Agnello

Il WWF protesta per l’eliminazione di 16 alberi a Sant’Agnello. Mercoledì la firma del protocollo d’intesa per il rispristino

Stampa
Previsto un incontro mercoledì prossimo tra i delegati dell’amministrazione comunale e il WWF per stabilire un protocollo di intesa che eviti in futuro pianificazioni irrazionali.

 

Claudio D'Esposito Presidente WWF P.S.

SANT’AGNELLO – Il WWF allertato da numerosi cittadini scende in campo per capire i motivi del drastico taglio di numerosi alberi avvenuto nei pressi della piazza Matteotti di S.Agnello. Nel tardo pomeriggio del 26 ottobre sono stati eliminati 2 Platani, 3 Lecci, 6 Palme, 2 Brachychiton, che si aggiungono al Corbezzolo, ai Pruni, al Carrubo e ai diversi Biancospini già scomparsi nei pressi della piazzetta Angri dove, nel progetto definitivo di rifacimento dell’area, furono approvate dalla Soprintendenza diverse aiuole per nuovi alberi…aiuole puntualmente occluse a fine cantiere, posizionando cubi e fioriere al posto degli alberi previsti!!!

Il WWF ricorda come il piazzale della Libertà sia ormai da anni al centro di uno strano crocevia di alberi…morti, piantati, spiantati, acquistati e spostati…senza precedenti!!! Basti ricordare lo storico Pino monumentale, improvvisamente morto…i numerosi Pruni e i Pittosfori eliminati per la costruzione della piazza…il grosso Ulivo piantato sotto la circumvesuviana al posto delle Palme assieme ad un altro Ulivo secolare, poi spostato per far spazio alla fontana…e ancora…il grosso e nodoso Corbezzolo di piazzetta Angri “emigrato” al parco giochi di via Iommella e poi morto, fino ad arrivare ai preziosi alberelli di Biancospino sottomisura impiantati al posto dei Cercis e mai curati, ai  Brachychiton di fronte al Bar De Maio segati e al piccolo Carrubo piantato e poi eliminato, per fare spazio al palco di “Amici”…successivamente rimesso e poi nuovamente divelto e, infine, recuperato e “tenuto in custodia” dal buon giardiniere comunale!!!

Palme eliminate a Sant'Agnello

“Il Settore Verde Pubblico del Comune di S.Agnello, passato agli onori della cronaca per aver importato in penisola la discutibile moda dell’utilizzo di “prati a rotoli” e di “ulivi secolari” di indubbio effetto ma strapiantati chissà da quali paesaggi – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – nonostante le difficoltà economiche non sembra lesinare risorse nel commissionare perizie agronomiche atte ad accertare le sospette e gravi malattie degli alberi comunali e le successive costose operazioni di rimozione degli stessi. La cosa che rattrista di più è il dover constatare come taluni professionisti del “ramo” agronomico, si siano ridotti ad una sorta di “boia” delle piante!!! Essi puntualmente compaiono e rispondono agli appelli (a pagamento) quando c’è da mettere “nero su bianco” gravi patologie e malattie varie che farebbero degli alberi un serio pericolo per la pubblica e privata incolumità!!! Ci piace pensare alla figura dell’agronomo come un “medico delle piante” che, in quanto tale, cerca di “curare e mettere in sicurezza” i propri pazienti, esemplari vegetali spesso vetusti, notevoli ed importanti, e che nello stesso tempo si preoccupa di piantarne e farne crescere di nuovi. Ma oggi pare che di tale figura se ne ricordi solo quando c’è la necessità di dare una “giustificazione scritta” ad operazioni di eliminazione di alberi…operazioni il più delle volte discutibili!!! Infatti ogniqualvolta il WWF mette il “naso” tra talune perizie di parte riesce puntualmente a confutarne scientificamente i contenuti e le stesse conclusioni che avrebbero giustificato il necessario e inderogabile abbattimento di alberi e patriarchi monumentali!!! Esistono alberi sul cui “tronco” pendevano ordinanze esecutive di abbattimento ad horas (scaturite dalle conclusioni dei periti di parte) in quanto ritenuti “pericolosi per la pubblica e privata incolumità”. Invece le controperizie del WWF hanno dimostrato che non sussisteva alcun pericolo certo e dimostrabile e…dopo diversi anni…grazie agli ambientalisti…oggi gli alberi si possono ancora ammirare al loro posto robusti, vivi e vegeti!!! Tra i tanti alberi eliminati a S.Agnello (fatta eccezione per le Palme attaccate dal Punteruolo rosso le cui competenze restano del Servizio Fitosanitario Regionale) riteniamo che taluni di essi potevano tranquillamente continuare a vegetare in sito senza creare alcun problema per i prossimi decenni!!!
…a S.Agnello si sono tagliati gli alberi perché giudicati malati e pericolosi ma nessuno si è stranamente accorto di lampioni e tabelle stradali in bilico e pronti a crollare e posti affianco agli stessi alberi incriminati!!!”  Il buon senso e la ragione scientifica ci fanno comprendere quanto e come gli alberi in città siano utili e fondamentali per i molteplici vantaggi che arrecano non solo alla Natura ma anche all’uomo: purificano l’aria dall’inquinamento atmosferico da gas di scarico e particelle dannose alla salute, attenuano i rumori, producono ombra e frescura nelle calde giornate assolate e abbelliscono le grigie città. E’ giunta l’ora di dare maggiore peso al Verde e alla Riforestazione Urbana. I cittadini hanno raggiunto una sensibilità e consapevolezza al problema che troppo spesso i nostri  amministratori continuano a sottovalutare. La cosa più grave è che si continua a dare peso ed ascolto all’intolleranza di pochi nei confronti degli alberi che ne chiedono ed ottengono l’eliminazione (per paventati fastidi) a danno dell’intera collettività. Un’ultima considerazione è di carattere economico: tra perizia, ditta specializzata, mezzi elevatori, messa in sicurezza ecc…le risorse che si spendono per eliminare anche un solo albero sarebbero sufficienti a piantarne almeno 50 di nuovi!!! Inoltre si ricorda che le tonnellate di legna prodotte dal taglio degli alberi hanno un valore economico di mercato e costituiscono una risorsa appartenente alla comunità e, quindi, gli eventuali introiti della vendita andrebbero reinvestiti…magari proprio nel Verde Pubblico!!! Che fine fa invece il legname degli alberi eliminati??? “La risposta più comune che ci viene data ogni qual volta si segano alberi – sottolinea Claudio d’Esposito – è che si tratta di legname marcio o senza alcun valore…peccato che ad osservare le motoseghe dei provetti tagliatori in tensione nel fare a pezzi i robusti tronchi …l’impressione che se ne ricava è ben altra!!!” Il WWF ha chiesto all’Amministrazione di conoscere tutti gli atti prodotti per legittimare i tagli operati e quali siano le reali intenzioni nella futura pianificazione dell’area in questione.  Inoltre a seguito di un incontro con il Sindaco ing. Gianmichele Orlando e i responsabili comunali, ha appreso della volontà dell’amministrazione di stanziare una ingente somma per  ripiantare TUTTI gli alberi abbattuti. Previsto un incontro nel pomeriggio di mercoledì prossimo tra i delegati dell’amministrazione comunale e il WWF per stabilire un protocollo di intesa che eviti in futuro pianificazioni irrazionali e ulteriori danni al patrimonio arboreo comunale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*