
Matteo Renzi
Partita la corsa per le primarie del PD sono scesi in campo i candidati che vogliono aggiudicarsi la leadership del partito e forse l’investitura a premier alle prossime elezioni. Cinque candidati, per la verità, sono un po’ troppi, soprattutto se in campo c’è un Matteo Renzi che senza dubbio non ha concorrenti. Il Sindaco di Firenze ieri nel suo intervento ha marcato una netta presa di distanza sul ruolo del presidente Giorgio Napolitano (le leggi le fa il Parlamento) ormai colto da evidente sindrome da “tracimazione politico-istituzionale” e sulla proposta di varare indulto e amnistia. Finalmente qualcosa si muove in un PD ostaggio del grande inciucio col PDL benedetto e sostenuto dal Capo dello Stato! Se il successo di Renzi sembra scontato, altrettanto non lo è lo svincolo politico dall’alleanza col PdL che ha letteralmente imbalsamato il quadro politico italiano. L’auspicio è che si possa aprire un confronto serio con il Movimento 5 Stelle se riesce a scrollarsi da dosso le ossessioni del duo Grillo&Casaleggio.

Matteo Renzi
L’attacco sferrato a Napoli da Matteo Renzi sindaco di Firenze all”indirizzo di Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile, merita una riflessione che va oltre le ragioni di una possibile sconfitta elettorale in Campania di Bersani&Vendola a causa della lista di Ingroia che intercetta voti a sinistra.

Antonio Ingroia
L’aggressione politica, condivisa anche da altre e diverse aree e liste, si fonda a nostro avviso sul peccato originale di Antonio Ingroia: quello cioè di essere a conoscenza, per ragioni d’ufficio, dei contenuti delle quattro telefonate intercorse tra Napolitano e Mancino sulla cosiddetta trattativa “Stato-Mafia“. Si tratta di una colpa gravissima e insanabile per la politica adusa a condizionare e a soffocare verità scomode, una politica che accomuna sinistra e destra passando per quel centro che sul rapporto con le mafie italiane ha costruito carriere, complotti e business, ma anche tante stragi che hanno insanguinato l’Italia. Che cosa si siano detti in quelle telefonate Napolitano e Mancino perciò non si deve assolutamente sapere: tant’è che lunedì prossimo il prerito informatico incaricato dal Gip distruggerà quei files ritenuti lesivi delle prerogative quirinalizie. Ingroia e i Rivoluzionari pagano questa colpa e Renzi, l’uomo del presunto nuovo corso del PD, sorvola e sorride su Berlusconi…tanto lui non fa danni a questo PD…che ricambia!

in Campania si vota il 29 dicembre
Si vota sabato 29 dicembre in Campania, dalle ore 8 alle 21, per scegliere i candidati del PD al Parlamento per le elezioni del 24 e 25 febbraio 2013. Tutte le informazioni relative a questa consultazione sono reperibili sul sito web: primarieparlamentaripd.it. Per Napoli ecco l’elenco dei partecipanti alle primarie, tra parlamentari uscenti e new entry, fatta salva la quota di competenza della Direzione Nazionale, cioè i candidati che saranno “imposti” in lista da Bersani e in quota da Renzi e relativi enoturage. Così in questo elenco non troviamo, per esempio, l’ex sindaco di Sorrento Ferdinando Pinto che potrebbe acquisire la candidatura in “quota protetta” per conto di Matteo Renzi, lo sfidante di Bersani alle primarie che ha negoziato alcuni seggi blindati nelle liste… Continua a leggere

Stefania Astarita (Pd)
SORRENTO – Sullo svolgimento delle primarie del centro-sinistra in Penisola Sorrentina emerge una novità sfuggita ai più. A Sorrento sono stati infatti due, e non uno come annunciato, i seggi elettorali allestiti per le votazioni. Questo su esplicita richiesta dei sostenitori del candidato Matteo Renzi che hanno ottenuto di allestire una seconda sezione elettorale ubicata in Via Tasso 11. Quella originariamente fissata in Via degli Aranci 35 è stata riservata alle sezioni elettorali N°5, 6, 11, 12,14, 15, 16, 17, 18, 19, ai fuori sede e agli immigrati. A Via Tasso 11, presso la Biblitoeca Siani, si sono recati invece gli elettori delle sezioni N° 1, 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10… Continua a leggere

Gli sfidanti del 2° turno delle primarie
Meno di 10 punti percentuale separano, dopo il primo turno, Renzi da Bersani dopo il successo delle “primarie“. Ora però inizia la sfida per la vittoria, per l’investitura a premier del centro-sinistra e fra una settimana gli elettori che hanno votato per il primo turno torneranno a scegliere, ma solo tra Bersani e Renzi. Il segretario del PD si dice entusiasta – ed ha ragione – dell’esito delle primarie e si prepara alla grande sfida; il sindaco di Firenze, che ha realizzato una straordinaria performance, annuncia che si riparte zero a zero e che la partita non è chiusa! Anzi. Una settimana che sarà monopolizzata dal confronto tra i due candidati e che fa passare in secondo piano l’implosione del PdL, la “rinascita” di Forza Italia che Berlusconi si appresta ad annunciare (gia oggi in Tv a “Mattina 5“) abbandonando il PdL al proprio destino e pronto ad imbarcare nel nuovo-vecchio soggetto politico solo i fedelissimi. Dalle macerie del centro-destra italiano, il centro-sinistra trae un primo, assoluto vantaggio: si presenta al Paese come l’unica forza in grado di ereditare la responsabilità di governo da Monti&Co di cui gli Italiani non ne possono assolutamente più. Si tratterà di capire come il movimento di Beppe Grillo riuscirà a mantenere alto il proprio appeal elettorale mentre sulla scena si appresta ad affacciarsi un soggetto politico nuovo, in grado di intercettare consensi da tutte le parti: la lista guidata da Ingroia, il magistrato palermitano che, secondo le indiscrezioni, annuncerà la “discesa in campo”, l’1 dicembre.

Avv. Ferdinando Pinto
SORRENTO – Alle primarie del centro-sinistra Matteo Renzi schiera al suo fianco Ferdinando Pinto, ex sindaco di Sorrento, che partecipa agli eventi a sostegno della candidatura del sindaco di Firenze occupandosi dei temi connessi alla buona amministrazione. Un ritorno sul campo politico del centro-sinistra, quello di Pinto, e più precisamente nel PD del rottamatore che preannuncia l’intento di voltar pagina, in caso di vittoria, nella gestione del partito e nelle rappresentanze parlamentari. Non è da escludere che la vittoria di Renzi possa spalancare le porte a Pinto per una candidatura al Parlamento tra quelle più “garantite” direttamente dal Sindaco di Firenze che, nel lungo viaggio attraverso l’Italia della crisi e che si prepara al voto di primavera, sta individuando i suoi riferimenti territoriali che compongano la geografia del “potere renziano” in Italia. Sempre a Sorrento va registrato il sostegno a Renzi da parte del consigliere di opposizione Rosario Fiorentino, mentre a Piano di Sorrento il consigliere Antonio D’Aniello ha annunciato di sostenere Nichi Vendola.
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