Sorrento

Ecco chi cura il mare di Sorrento, Luigi Di Prisco fa il bilancio delle attività di un anno

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foto-di-gruppo-fondaliCreare una coscienza civica sensibile alla salute del mare è diventata una vera e propria mission istituzionale per Luigi Di Prisco, consigliere di maggioranza a Sorrento, che nell’arco di un anno ha realizzato una serie di iniziative e di manifestazioni che hanno avuto il pregio non solo di accendere i riflettori su un tema di scottante attualità, ma soprattutto di coinvolgere un’intera comunità in un’azione di recupero ambientale. Così il mare di Sorrento, che ambisce addirittura a fregiarsi del titolo di “Bandiera Blu“, ha una chance in più da giocarsi visto che sono un insieme di fattori che contribuiscono all’assegnazione della bandiera, La pulizia di arenili e fondali marini è preziosa, vitale per la salute del mare e per il mantenimento di quell’equilibrio naturale indispensabile a restituire vitalità al mare di Sorrento.

Ecco come Luigi Di Prisco riepiloga il lavoro svolto nel corso dell’anno: “Al termine delle attiività di pulizia e bonifica dei fondali sorrentini vorrei ringraziare tutti coloro che con grande spirito di sacrificio e amore per il nostro mare e ambiente hanno collaborato a queste iniziative: le forze dell’ordine tra cui il secondo reparto tecnico di supporto di Nisida della Guardia di Finanza Comandanti dal Colonnello Biagio Looz e dal Luogotenente Nicola Riccio Comandante del nucleo sommozzatori, i membri della stazione navale di Napoli della Guardia di Finanza guidati dal Tenente Colonnello Pierpaolo Atzori, gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia comandati da Guglielmo Cassone nonché l’ufficio di Sorrento della Capitaneria guidato dal Luogotenente Enrico Staiano, il Tenente di Vascello Alessandro Mino’ del gruppo sommozzatori della Capitaneria di Porto di Napoli, la Tenenza della Guardia di Finanza di Massa Lubrense guidata dal Tenente Leonardo Cuneo, il Parco Marino di Punta Campanella diretto da Antonino Miccio, la società Penisolaverde e i tanti gruppi di volontari tra cui Marevivo, i sub dell’associazione Jacque Cousteau, la cooperativa Sant’Anna, la Cooperativa Azzurra, il Team Poseidon, il cento subacqueo di Torre del Greco, ErcoSub, Fondali Campania e tutti coloro che liberamente hanno preso parte alle attività.

Insieme siamo riusciti a raggiungere in questi due anni risultati mai conseguiti sia sotto il profilo della sensibilizzazione, sia sotto il profilo sostanziale, per materiali recuperati. Tutte queste azioni che hanno interessato sia la zona di Marina Piccola che in modo particolare Marina Grande hanno portato alla bonifica quasi totale del borgo marinaro sorrentino. Ad essere raccolti sono stati in tutto circo 15 tonnellate di rifiuti. Questa serie di attività sono state notevolmente apprezzate anche fuori dalla Penisola sorrentina tanto da essere inserite dal Sindaco di Napoli De Magistris e dalla sua delegata alla risorsa mare Daniela Villani all’interno degli stati generali della risorsa mare a livello della città metropolitana in chiave costiera, meritando gli elogi durante la sua visita a Sorrento da parte della dott.ssa Villani. Ora siamo già al lavoro per programmare le attività del prossimo anno che vedrà il coinvolgimento di tutti i soggetti che hanno già collaborato per giungere a una bonifica reale di tutto il lato di costa sorrentina da Marina Piccola a Marina Grande fino alla Regina Giovanna. Parlare di pulizia dei fondali di Sorrento è però a mio avviso riduttivo, perché quando si parla di mare, è essenziale arrivare ad una gestione congiunta con tutti i soggetti interessati e con tutte le amministrazioni della Penisola Sorrentina, attraverso una sorta di Stati generali del mare.

I rifiuti in mare, di fatto, con le mareggiate e le correnti sono in continuo movimento e un rifiuto che si trova oggi a Sorrento dopo alcune precipitazioni atmosferiche si può spostare in qualsiasi altro Comune limitrofo e viceversa. Soltanto l’impegno di tutti potrà portare ad effetti duraturi e benefici del nostro mare. Del resto noi amministratori comunali siamo di passaggio, quello che resta è l’impegno e ciò che seminiamo per il bene comune come buone prassi da lasciare in eredità alle nuove generazioni e a chi verrà dopo di noi. Almeno questo è quello che penso e che ha ispirato le mie azioni a livello amministrativo fino ad oggi. Oggi concludiamo il ciclo annuale grazie a tutti i soggetti ed istituzioni coinvolte, nella speranza di aprirne un altro ancora piu’ importante l’anno prossimo. Abbiamo raggiunto importanti risultati grazie alla collaborazione di tutti e proprio su questo saranno poste le basi per nuove ambiziose scommesse per migliorare il nostro ambiente e il nostro mare”. (Red. PinP)

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