Napoli

La sceneggiata dell’occupazione della federazione PD partenopea

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Nicola Oddati
Nicola Oddati

T. Ederoclite
T. Ederoclite

Oggi pomeriggio Nicola Oddati, uno dei tre candidati alla segreteria provinciale del PD di Napoli, occuperà la sede della federazione di Napoli del partito in segno di protesta contro lo svolgimento dell’Assemblea Congressuale che il 19 novembre porterà all’elezione del nuovo segretario provinciale. Gli altri due canddiati sono Tommaso Ederoclite e Massimo Costa, col primo che contesta a Oddati di voler impedire la celebrazione del congresso perchè è evidente, ormai, che non ha i numeri per vincere la competizione interna.

Massimo Costa
Massimo Costa

A dar man forte a Oddati in prima fila c’è Antonio Marciano, consigliere regionale come Mario Casillo e Lello Topo che invece sostengono la candidatura di Costa e non hanno nessuna intenzione di cedere alle richieste dell’area ex-DS che sta alimentando una contrapposizione interna addirittura spingendo i circoli a boicottare l’appuntamento congressuale.

La stragrande maggioranza dei circoli però non ha aderito alla richieste di Oddati col risultato che, a meno di clamorose novità dell’ultimo minuto ovvero un intervento di Renzi in persona, il congresso si svolgerà regolarmente. Lo scontro tra l’area ex-Ds e quella ex-Margherita a Napoli e in Campania è in atto da tempo, con i secondi che sono molto più rappresentativi ed elettoralmente forti rispetto ai primi. In effetti il tentativo del Governatore Enzo De Luca di scalzare da Napoli l’asse Casillo-Topo è datato e ancora una volta De Luca ha scelto Oddati per sferrare un attacco che sembra proprio destinato a fallire come già avvenuto in altre circostanze passate. Tant’è che lo stesso Governatore campano, dopo un inizio scintillante, ha fatto marcia in dietro per non ritrovarsi spiazzato dal successo dell’area ex margherita.

Anche l’abbandono del PD da parte di Antonio Bassolino ha inferto un duro colpo di immagine a Oddati&Co visto che lui, Marciano e l’eurodeputato Andrea Cozzolino sono tutti ex bassoliniani, in passato divisi al punto da mandare all’aria la candidatura a sindaco di Napoli proprio di Cozzolino denunciando “brogli” alle primarie con un esposto a firma di Oddati. Insomma riunitsi per convenienza, gli ex Ds rischiano una vera e propria debacle trascinando con loro quel poco di territorio che si è lasciato irretire da una suggestione politica inesistente, mentre in ballo restano soltanto i giochi per occupare posti chiave, poltrone e candidature. Sarebbe stato più opportuno, vista l’aria che tira per il PD in tutt’Italia, risparmiarsi questa sceneggiata e venire a più miti consigli per salvare almeno la faccia rispetto a una Città e a un Paese che davvero non riesce proprio più a capirli questi personaggi che dicono di occuparsi di politica e di pubblici interessi, ma che ingaggiano guerre intestine tanto cruente da farli apparire in totale discrasia con il mondo reale. (Red. PinP)

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