Sorrento

A Sorrento crolla la palma a Piazza Lauro, Comune e Tecnico sul banco degli imputati

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la-palma-crollata-01-07-2SORRENTO – Tragedia sfiorata in Piazza Lauro dove ieri sera è crollata una palma schiacciando un’auto in sosta senza colpire, per fortuna, la gioventù della movida sorrentina che abitualmente affolla l’area. Grande l’indignazione sfogata su facebook con accuse dirette all’Amministrazione sorrentina e al super-tecnico incaricato di vigilare su questa Palma già attenzionata per rischio crollo. Scende in campo il WWF Terre del Tirreno con il comunicato che di seguito pubblichiamo: “Nonostante al bilancio risultino spesi quasi 150.000 euro (esclusi annessi e connessi) nell’anno 2016 per il verde pubblico a Sorrento (n.d.r. nulla rispetto al milione di euro spesi per le festività natalizie!) sulla sua situazione di triste e palese abbandono e mala gestione ci sarebbe davvero tanto da dire!!!
lesemplare-di-palma-cresciuta-inclinata-a-cercare-la-luce-1Ancora una volta è crollata una pianta a Sorrento, all’improvviso, complice anche il vento. La palma sita in Piazza Angelina Lauro, cresciuta inclinata a cercare la luce, è apparsa con un problema di marcescenza alla base. Si potrebbe parlare di cronaca di un crollo annunciato? Sembrerebbe di sì. Il Comune infatti di recente aveva conferito un incarico al Dott. Agr. Tullio Esposito per il monitoraggio di quella palma. Un incarico esterno (l’ennesimo!!!) da 1500 euro per controllarla, giustificato dal fatto che il Comune non aveva (?) figure professionali all’interno ovvero, come scritto nella determinacomunale n.1261 dell’08/09/16, presentava carenze/inadeguatezze sotto il profilo della peculiare qualificazione da possedere nel settore oggetto di trattazione e quindi, gioco forza, occorreva rivolgersi obbligatoriamente all’esterno dell’Ente.
Era stata la Dott.ssa Agronomo Linda Guarracino, già con incarico di direttore della manutenzione del verde pubblico di Sorrento, a seguito di sopralluogo alla Piazza Lauro, a rappresentare la necessità di monitorare la palma in quanto la stessa risultava naturalmente inclinata.

palmaAl fine di provvedere a tale adempimento, su indicazione specifica del Dirigente Ing. Alfonso Donadio, si era provveduto quindi ad interpellare il Dott. Agronomo Tullio Esposito, figura tecnica esterna qualificata e specializzata nel settore da trattare, con la “giustificazione” che lo stesso, in passato, aveva già attenzionato la palma in questione ed effettuato una prima perizia, affidandogli un nuovo incarico per monitorare/verificare e tenere sotto controllo la palma situata in Piazza Angelina Lauro, allo scopo di determinare la sua evoluzione e/o involuzione in senso di mantenere sotto controllo l’inclinazione della palma ai fini della prevenzione e tutela della sicurezza.
“E’ pazzesco ma da qualche anno stiamo assistendo impotenti al disfacimento e distruzione del patrimonio arboreo dell’intera città di Sorrento – dichiara Claudio d’Esposito presidente del WWF Terre del Tirreno – che sembra voler difendere a tutti i costi il suo primato di città dove cadono gli alberi. C’è da sottolineare come, dopo l’approvazione a Sorrento di un Regolamento per la Tutela del Patrimonio Arboreo (voluto dal WWF nel 1994), sono ormai anni che il comune rifiuta e respinge al mittente ogni forma di collaborazione, suggerimento, richiesta e/o proposta che perviene dalla nostra associazione ambientalista che si è spesso trovata costretta a dover denunciare fatti e misfatti!

Inutile dire che il modo di operare dell’amministrazione ci appare assolutamente deleterio e devastante. Il Comune di Sorrento ha speso centinaia di migliaia di euro dei contribuenti in perizie utili, laddove non semplicemente a delegare responsabilità, talvolta solo a dimostrare la paventata pericolosità di taluni alberi forse più “fastidiosi” che realmente pericolosi… magari perché semplicemente “alzavano i marciapiedi” o “levavano la vista”.
Col WWF abbiamo più volte documentato come gli alberi ritenuti pericolosi non sono caduti mentre ci sono stati crolli di altri alberi. Questo può significare solo due cose: o i crolli non erano affatto prevedibili (ed allora a cosa è servita la perizia?) oppure l’agronomo non li ha saputi prevedere (ed allora a cosa è servito l’agronomo?) Delle due l’una. Due cose sole sono però certe: le perizie sono state pagate dai cittadini e gli alberi sono caduti mettendo a rischio sempre i cittadini!!!

Claudio d'Esposito
Claudio d’Esposito

Stiamo perdendo troppi alberi e la cosa è ancor più grave se si pensa oltre al ruolo ambientale e naturalistico anche l’enorme importanza che essi hanno sul paesaggio della città di Sorrento e sul suo stesso indotto turistico. La cosa più triste è che per ripiantarli bisogna aspettare decenni.

Ma perché gli alberi cadono? Cadono perché ci si affida a incompetenti, cadono perché su di essi ci si è scatenati con assurdi interventi, cadono perché vengono trascurati, sabotati, capitozzati, creando le condizioni in futuro per farli ammalare e renderli pericolosi. Tanto chi avrà la capacità, fra 5 o 10 anni, di collegare le cause agli effetti? Accade ad esempio che il giardiniere comunale capitozzi selvaggiamente le tamerici di via Rota causando infezioni fungine. Le stesse infezioni vengono poi tirate in ballo, dopo anni, come pretesto per abbattere gli stessi alberi e spendere 50.000 euro per la loro sostituzione.

In Piazza Lauro sono già crollati altri cinque alberi e in tutti la causa era marciume al collettoe/o alle radici. Il sospetto che ci possa essere un problema all’impianto idrico o di irrigazione dovrebbe sorgere? A meno che Piazza Lauro non sia stata edificata sulle paludi? Quello che non si conosce più è l’anamnesi dei “pazienti”, ovvero la storia pregressa del patrimonio vegetale comunale.
Con i suoi volontari e attivisti la nostra associazione segue con costanza da ormai tre decenni le sorti del patrimonio arboreo comunale. Ma dall’altra parte, dalla parte di chi deve prendere decisioni, assistiamo tuttavia ad un turn over continuo diamministratori, responsabili, politici, assessori, delegati, consiglieri, agronomi, ditte, cooperative & co. che arrivano e poi vanno … lasciando alle spalle terra bruciata …e alberi danneggiati.

Quello che stiamo cercando di fare da sempre con il WWF è di condurre la problematica ad un approccio che sia realmente scientifico. Di perizie fatte con superficialità (spesso col “copia e incolla”) e in male fede ne abbiamo viste fin troppe. Se taluni alberi giudicati “pericolosi” sono ancora in piedi (e sono tanti) e solo perché, sollecitati dai cittadini, ci siamo intromessi dimostrando le lacune, la superficialità e la scarsa attendibilità di talune perizie prodotte.
Questa volta però, in Piazza Lauro, sono stati gli stessi agronomi del Comune a dire che c’erano alberi pericolosi salvo poi non fare nulla aspettando il loro crollo? E’ già accaduto qualche mese fa con un Ficus al confine su via Correale… adesso con la Palma!!!
In quanto agli alberi ripiantati il bilancio è assolutamente negativo. A fronte di centinaia di migliaia di euro investiti per eliminare gli alberi, per ripiantarli le cifre disponibili sono irrisorie. Abbiamo perso centinaia di esemplari di Palme a causa del famigerato Punteruolo rosso e, ad oggi, a Sorrento non si è provveduto ancora a sostituire tali piante con altri alberi. Nella migliore delle ipotesi la base delle palme tagliate è usata come squallido portavaso”.

Un commento

  • Alberto Albertoni

    La palma aveva le radici marce .colpevole l’eccessiva irrigazione. Che è responsabile del l’irrigazione? Perché nonostante i solleciti il comune non è intervenuto? Come mai l’agronomo non si è accorto di questo problema così palese a chiunque abbia una pianta sul balcone?

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