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Investire nel turismo a Sorrento, un’occasione per i giovani imprenditori

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Panorama di Sorrento dal mare
Panorama di Sorrento dal mare©

Fare impresa oggi è un azzardo, dicono in molti, eppure i dati che vengono snocciolati negli ultimi giorni dall’Istat sembrano far intravvedere un certo sentimento di fiducia per quanto riguarda e la situazione economica generale del Paese e quella delle imprese. Certo non è semplice mettere in piedi un’attività, soprattutto per chi non ha nulla da investire, ma se per un motivo o per l’altro ci si ritrova con un certo capitale, ci sono ancora dei settori dove vale la pena di investire. Uno di questi è il turismo che, a dispetto di tutti gli altri settori, anche in questi anni di crisi, ha mantenuto una certa vitalità, o comunque non è crollato.

Investire nel turismo a Sorrento

Ci sono diverse località dove vale la pena investire, ma Sorrento, stando almeno agli ultimi dati di Trivago, si sta dimostrando una meta molto ambita. Le bellezze del luogo sono note, non c’è alcun bisogno di farci su un nuovo panegirico, quello che invece in questo periodo stupisce è che Sorrento è la località d’Italia più costosa dopo Venezia e, nonostante ciò, il flusso turistico è in costante aumento. Basti pensare che mediamente una notte in hotel può costare attorno ai 150 euro, da qui il conto è facile: chi può avviare un’attività che contempli la gestione di una struttura ricettiva o di ristorazione ha sicuramente un’ottima possibilità di guadagno.

Investire nel turismo sostenibile e 2.0

Ancora più interessante è il discorso per chi si voglia cimentare nella gestione di una struttura che propone un tipo di turismo sostenibile, ovvero con basso impatto sull’ambiente e che, anzi, lo metta in risalto. Questo è un momento particolarmente propizio per questo tipo di turismo, anche in virtù del fatto che diverse Amministrazioni Comunali si mostrano particolarmente sensibili verso questo argomento (E’ stata inaugurata il 30 aprile l’Oasi in città a Sant’Agnello). Allo stesso modo sono decisamente in aumento gli hotel e le strutture ricettive che offrono agli ospiti una ricettività 2.0, quindi connessione free e possibilità di utilizzare i nuovi sistemi di pagamento.

Bisogna quindi cavalcare l’onda e inserirsi in questo contesto che sembra offrire diverse possibilità per chi può investire. A questo punto però quali sono i primi step per iniziare a concretizzare il tutto? Ovviamente si parte da un’attenta osservazione del territorio e si valutano le possibilità sia per quanto riguarda il dover costruire nuove strutture ricettive, sia per quanto riguarda sfruttare quelle già in essere. Chiaramente se si vuole iniziare a far fruttare da subito l’investimento fatto, la scelta deve ricadere necessariamente sulla seconda possibilità, quindi quella di trovare una struttura già esistente da acquistare o da gestire.

Valutazione dei rischi

Le nuove imprese, anche quelle nel settore turistico, vengono quindi avviate dopo un’attenta valutazione dei rischi e, non di meno, delle spese. Vengono prese in considerazione anche le spese inerenti l’apertura di un conto bancario intestato alla società, o all’imprenditore, oggi esistono diversi portali come Migliorcontocorrente.org, che consentono di avere una panoramica esaustiva su costi e benefici dei conti correnti, ma vanno considerate anche e le possibili agevolazioni fruibili, sia di quelle a carattere nazionale e regionale che di quelle a carattere comunale.

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