Diario Politico©Raffaele Lauro,  Piano di Sorrento

A proposito della “contesa” Iaccarino-WWF sui Pini a Villa Fondi

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tronco spezzatoLa vicenda dell’abbattimento dei Pini a Villa Fondi che ha scatenato una polemica tra il Sindaco Vincenzo Iaccarino e Claudio d’Esposito del WWF merita una riflessione, non fosse per il fatto che in analoghe vicende abbiamo sempre approfondito e dato spazio alle ragioni del WWF nel voler preservare il patrimonio arboreo che, in tutta la Penisola Sorrentina, realmente è a rischio e non si perdono occasioni per abbattere alberi sulla base di perizie agronomiche che il WWF quasi sempre giudica strumentali e perciò finalizzate all’abbattimento pregiudiziale degli alberi! Da circa due anni si discute di queste Pini che sovrastano la Villa Fondi nel Parco a picco sulla Marina di Cassano facendone una location più unica che rara in tutta la Costiera sorrentino-amalfitana.

Costantino albero Villa FondiLa storia di Villa Fondi e del suo Parco è antica e su questo blog se ne può ricostruire gran parte perchè abbiamo sempre mantenuto accesi i riflettori sul destino di questo gioiello del patrimonio comunale di Piano che però rimbalza da amministrazione ad amministrazione senza mai addivenire a una soluzione. La privatizzazione ipotizzata dall’Amministrazione-Ruggiero e poi sventata dai Movimenti Civici e dal mondo associazionistico locale non ha avuto seguito anche per la confusione di idee che animava la passata amministrazione e probabilmente per l’incapacità di inventarsi una destinazione appropriata alla natura e alle potenzialità del complesso. Anzi si deve proprio all’azione di contrasto posta in essere dall’attuale Sindaco rispetto all’ex Ruggiero se la Villa non è stata ceduta a terzi in cambio di pochi spiccioli.

La sezione del tronco crollato
La sezione del tronco crollato

Per di più Iaccarino è stato eletto sindaco prevedendo nel suo programma la conservazione pubblica del complesso Villa-Parco (rispecchiando ciò la volontà della stragrande maggioranza dei Cittadini di Piano) e quindi la sua azione è diretta ad attuare quanto proposto agli elettori e che è diventato programma amministrativo: traslocare alcuni uffici istituzionali a Villa Fondi, rilanciarne la funzione museale d’intesa con la Sovrintendenza e potenziare l’attività di matrimoni la cui domanda soprattutto internazionale è in forte ascesa e può garantire la disponibilità di risorse finanziarie fresche da destinare alla manutenzione di questo bene e alla sua promozione in chiave turistica e artistico-culturale.

piante a villaSi tenga presente che a Villa Fondi il Comune ha speso oltre un milione di euro per adeguarla alla destinazione ipotizzata con la privatizzazione, un progetto che ha imposto la forzata chiusura dell’intero parco che è stato parzialmente riaperto da Ruggiero dopo un’operazione di restyling dei giardini che ha visto però sacrificata un’importante preesistenza arborea sostituita in gran parte da olivi. L’area che ancora oggi è interdetta al pubblico è quella sulla quale sovrastano i giganteschi pini “condannati a morte” dalle perizie tecnico-agronomiche in mano all’Amministrazione. Due di questi pini sono oggettivamente morti e quindi dovranno comunque essere abbattuti; il problema invece riguarda altri due pini di un quartetto che morfologicamente e architettonicamente costituisce un tutt’uno tanto da indurre gli esperti a giudicare le due piante gravemente malate da doversi abbattere, ma di fare la stessa cosa con le altre due perchè presentano altrettante criticità strutturali che risulterebbero ulteriormente aggravate dall’abbattimento di sole due piante con gli scompensi che ne conseguirebbero.

E’ chiaro a questo punto che il ragionamento è squisitamente tecnico prima che emotivo-sentimentale e considerando che trattasi di alberi posti sotto tutela paesaggistica (come ribadito dal Corpo Forestale dello Stato nella nota inviata al Sindaco all’indomani del sopralluogo effettuato) Iaccarino intende stringere i tempi per conseguire i nulla osta per l’abbattimento alla luce del collasso del grosso ramo avvenuto nei giorni scorsi e che evidenzia il grave deperimento degli alberi e il rischio di altri crolli. Iaccarino ha voluto far precedere ogni ulteriore azione amministrativa anche da verifiche in loco da parte di altre Autorità proprio per sgomberare il campo da possibili equivoci sul piano della sicurezza pubblica che, per legge, è in capo al primo cittadino.

piante dueA volerla inquadrare nel verso giusto la questione non è tra due soggetti – il Sindaco e il WWF – che perseguono obiettivi diversi, ma riguarda la coesistenza di interessi di egual valore, ma incompatibili: la fruibilità in sicurezza dell’intero Parco o la sua conservazione il più possibile intatta in termini dell’esistente patrimonio arboreo. Il Sindaco ha già chiarito che all’abbattimento degli alberi, da effettuarsi con tutti i crismi della legittimità dell’intervento, seguirà l’impianto di altrettanti Pini che, quindi, avranno il tempo di svilupparsi e di riposizionarsi in loco secondo natura e in una vision improntata a una logica di sostenibilità. C’è o non c’è un interesse prevalente rispetto alla situazione così delineata? Sarebbe interessante discuterne senza scatenare guerre di religione visto che in questo caso l’abbattimento degli alberi non serve ad assecondare un interesse privato o a realizzare un business a scapito della collettività. E’ questo che fa la differenza!

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