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Aspettando le Elezioni Metropolitane a Meta Tito convoca gli Stati Generali PD

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Giuseppe Tito
Giuseppe Tito

META – E’ partito il conto alla rovescia per l’appuntamento con le Elezioni Metropolitane del 9 ottobre e il sindaco Giuseppe Tito, candidato nella lista del PD, parte dal suo territorio nella campagna elettorale per la conquista dei voti degli amministratori della provincia di Napoli. Alle ore 20 l’appuntamento è nel nuovo Palazzo Municipale inaugurato nei giorni scorsi dove a fare gli onori di casa ci sarà, oltre al Sindaco, il segretario cittadino PD Paolo Trapani all’indomani delle ritrovata concordia col primo cittadino. Invitati all’incontro i segretari e i direttivi Pd della Costiera e, ovviamente, i grandi elettori locali, cioè i consiglieri del PD che rappresentano la base di partenza a sostegno della candidatura di Tito.

Enza Amato e Rosario Fiorentino
Enza Amato e Rosario Fiorentino

E’ scontata l’aspirazione di Tito di raccogliere consensi anche tra consiglieri-elettori che non siano del PD e in questo senso il Sindaco si sta già muovendo per vincere le resistenze più o meno manifeste di chi invece tifa contro la sua elezione metropolitana per scongiurare che ipotechi la leadership politica peninsulare. Tito però dalla sua vanta un’esperienza politica pari solo a quella di Piergirogio Sagristani sindaco di Sant’Agnello, con la differenza che Tito non è mai stato intermittente nelle relazioni con i vertici del suo partito e i detentori reali del potere soprattutto regionale.

Sul campo è un candidato forte come pochi altri e ha avuto garanzia di poter contare su preziosi alleati partenopei che sta contattando direttamente e attraverso amici e consiglieri di vari Comuni. Può contare anche sul sostegno di Rosario Fiorentino che, nonostante non sia un grande elettore, vanta numerosi rapporti con amministratori locali e in comune con Tito ha una stretta amicizia con la consigliera regionale PD Enza Amato. La lotta fratricida in seno al PD ha portato alla presentazione di una lista composta dal numero minimo di candidati, 12 invece di 24. Circostanza che lascia ampi spazi di manovra elettorale, ma che nello stesso tempo può anche nascondere agguati per indebolire candidature sgradite. In Penisola Sorrentina l’unico avversario diretto è Salvatore Mare, consigliere 5 Stelle a Piano di Sorrento, che potrebbe sottrargli voti di non allineati e scontenti del PD.

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