Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, svelato il mistero del silenzio della Iaccarino…

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Anna Iaccarino e Salvatore Cappiello
Anna Iaccarino e Salvatore Cappiello

PIANO DI SORRENTO – Quando si dice…uno scatto galeotto! Eccolo! E’ quello che ha immortalato il vice sindaco Salvatore Cappiello e la consigliera Anna Iaccarino mentre disinvolti colloquiavano sotto al Municipio l’altra mattina, a conferma delle indiscrezioni che volevano scoppiato fra i due un intenso “feeling elettorale“, evidentemente decisi, e non da oggi, a correre insieme alle elezioni di giungo: lui per la fascia tricolore, lei per quella di vice. Un ribaltone che neanche la più fervida fantasia poteva immaginarselo visto il lavoro svolto in questi anni dai due Iaccarino e soprattutto visti i protagonisti di questa storia che apparivano agli antipodi su tutto… Come si dice: quando le apparenze ingannano!

La Iaccarino avrà scoperto di avere molte più affinità con Cappiello che non col Dr. Iaccarino per cui l’ha mollato senza troppi patemi d’animo e senza neanche una parola d’addio. Anzi, infliggendogli la mortificazione di affiancarlo addirittura nella presentazione del logo di una lista in cui lei già sapeva non si sarebbe candidata avendo ormai in tasca l’accordo col Vice Sindaco e per di più un salvagente di sicurezza qualora le cose non dovessero andare per il verso giusto.

Man mano che trascorrono le ore emergono altri inediti particolari sull’accaduto, tali da indurre a una rilettura della vicenda forse quasi da un anno a questa parte e senza suscitare sospetti. Oggi gli umori nella maggioranza sono pessimi, anche perchè Cappiello è riuscito a bluffare con tutti e a bruciare uno dopo l’altro gli aspiranti candidati successori di Ruggiero con l’unico intento di restare da solo in campo insieme proprio alla Iaccarino! E’ legittimo, allora, chiedersi se il ragno ha colpito ancora una volta?

Per il momento lasciamoci ricordando le parole con cui la Iaccarino, conquistandosi tanti entusiasti consensi, incluso il nostro che abbiamo assistito dal vivo alla scena, ha commentato su facebook l’esito dell’ultimo consiglio comunale. Scriveva lo scorso 3 marzo la Iaccarino: “Ieri sera, nel corso del Consiglio comunale qualcuno mi ha detto di non saper fare politica. Ebbene sì, è vero. Io non so fare politica, perché non so predicare una cosa e poi fare l’esatto contrario. Io non so fare politica, perché quando faccio una cosa non penso a quanti voti mi potrà fare ottenere, ma all’utilità che ne deriva per la collettività. Io non so fare politica, perché quando vedo un’ingiustizia non riesco a voltarmi dall’altra parte. Io non so fare politica, perché non riesco ad alzare la manina come un servo sciocco, ma chiedo prima di leggere e capire le cose. Io non so fare politica, perché non la considero il mezzo per barattare piccoli favori per parenti e amici. In non so fare politica, perché non mi interessa conservarmi, a tutti i costi, un posticino in Consiglio comunale. Se è così, io non so fare politica e ME NE VANTO!“… e giù applausi!

Un commento

  • Gennaro orgoglioso elettore DC

    Caro direttore, devo rimangiarmi tutte le parole su Don Salvatore figlio di Don Antonino Cappiello. Ultimamente l’ho rimproverato di dormire sugli allori, di “dormire con la zizza in bocca” come dite voi sorrentini. Invece il ragazzo stava sveglio ed ha finalmente messo a segno la sua strategia. Ben detto la strategia del ragno. Ricordo gli ammiccanti sguardi di suo padre, quel suo sguardo sornione, quando una volta nel pieno di un acceso e dibattuto congresso cittadino, volle confidarmi il suo segreto:”Li vedi come stanno lì a chiacchierare a chiacchierare.Tu si guaglione non ce crerere a quello che vire cu l’uocchie. Aspetta rimane ‘e matina. la verità è ‘nata”. E puntualmente le sue previsioni si avveravano.Aveva un che di mefistofelico nel suo fare, somigliava un pò a quei personaggi spagnoleggianti, quella flemma dell’hidalgo, leggeva quasi nel pensiero, era di pochissime parole ma di mente fine , soprafinissima. Si scontrava sempre con un altro antagonista, di altro stampo, apparentemente più loquace e fanfarone, ma altrettanto astuto. I loro scontri facevano faville.Che ne sanno oggi i ragazzotti che sono al comune? Quella era la vecchia DC. Dei giganti da cui si imparava tanto. E che rispetto anche negli scontri più terribili con la baionetta. E anche allora non mancavano i colpi bassi, anzi bassissimi, tradimenti , voltafaccia.Ma che vi devo dire sono un nostalgico. E questa DC non me la toglie nessuno dal cuore. Interveniva poi Don Raffaele Russo e metteva tutti in riga per il bene del partito. Ma chissà cosa sta pensando il vecchio patriarca ora nella sua poltrona nella sua villa a Meta vedendo questi giochini al Comune di Piano di Sorrento. Ma qualcuno mi ha detto che c’è un pò anche del suo in questa operazione Cappiello . Salvate il soldato Rayan. Salvate Piano di Sorrento. Evviva l’accordo Cappiello Iaccarino.

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