Diario Politico©Raffaele Lauro,  Piano di Sorrento

Piano alle urne, Salvatore Cappiello “novello Paulo” sulla Via di Damasco!

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Salvatore Cappiello
Salvatore Cappiello

Vincenao e Anna Iaccarino
Vincenzo e Anna Iaccarino

PIANO DI SORRENTO – L’estremo tentativo di Salvatore Cappiello di riuscire a spuntare la candidatura a sindaco è stato quello di bruciare Gianni Iaccarino, calare nel mischia Maurizio Gargiulo per metterlo fuori gioco e soprattutto gettare scompiglio nelle file avversarie di Vincenzo Iaccarino lasciando balenare l’ipotesi di una candidatura a sindaco, alla guida di una lista trasversale (ma rispetto a che cosa?) di Anna Iaccarino cofondatrice del Movimento Civico “Piano Oggi e Domani” che appena qualche giorno fa ha presentato il logo elettorale della lista. E’ la teoria del caos totale, quella utile a dilungare i tempi fino all’ultimo minuto utile prima di presentare il conto alla compagnia: o io o la morte!

Anna Iaccarino
Anna Iaccarino
Rossella Russo
Rossella Russo

Cappiello, che di politica se ne intende molto più di Giovanni Ruggiero, finora non è riuscito a mettere fuori gioco solo Rossella Russo, l’ultima tra i papabili della maggioranza uscente, perchè l’Assessora è scaltra assai, è sostenuta dal Sindaco e sa mantenere un profilo piuttosto basso dovendosela vedere con l’antagonista naturale, Anna Iaccarino, che nell’ultimo consiglio comunale si è avventata su di lei come un mastino infierendo tanto da costringere Ruggiero e Cappiello, quest’ultimo seppur a malincuore, a indossare l’elmetto e lo scudo del difensore bacchettando la Consigliera e salvare così la faccia nei confronti dei Colleghi. A fine seduta però, come l’hanno mostrato le immagini video, è avvenuto un chiarimento tra Cappiello e la Iaccarino sui toni oggettivamente duri usati su questioni delicate assai e che sono ancora una ferita aperta e dolente nella maggioranza.

Gianni Iaccarino
Gianni Iaccarino
Vincenzo Iaccarino
Vincenzo Iaccarino

Mentre abortiva il tentativo di Gianni Iaccarino, candidato sindaco in pectore, di riunire attorno a sè i pezzi da novanta e formare la lista, Cappiello ha rotto il silenzio per affossare qualsiasi altro tentativo di individuare nella maggioranza il successore di Ruggiero lasciando balenare quella che, a suo avviso, sarebbe la soluzione ottimale: una lista trasversale con Anna Iaccarino candidato sindaco. Una delegittimazione, a firma del vicesindaco in carica, per chiunque altro nella maggioranza aspiri a conquistare l’investitura e nello stesso tempo il reiterato tentativo di mandare all’aria la squadra di Vincenzo Iaccarino lasciando prospettare la possibilità di un accordo con la nemica numero uno di Rossella Russo, corteggiata da mesi allo scopo di depotenziare la candidatura del Dottore che davvero non gli fa dormire sonni tranquilli in un confronto faccia a faccia.

Conversione San Paolo
Conversione San Paolo

Se davvero Cappiello puntasse sulla Iaccarino, allora assisteremmo alla più classica delle conversioni, quelle che ricordano S. Paolo sulla via di Damasco: praticamente la negazione, anzi l’abiura del passato, quello antico e quello più recente, su cui la Iaccarino ha costruito il proprio personaggio anti-politico rinfacciandolo brutalmente in Consiglio Comunale a Ruggiero-Cappiello&Co. Ci riferiamo alla sventata realizzazione del parcheggio della LAP Immobiliare rivendicata con orgoglio dalla Iaccarino per marcare la differenza che corre tra lei e la compagnia di Cappiello che si è prontamente ribellata sotto gli occhi di tutti, offesa dalle insinuazioni della Consigliera sulla decisione di concedere la cittadinanza onoraria a Ferdinando Imposimato al punto da spingere Ruggiero e Cappiello a redarguire pesantemente la Iaccarino marcando le differenze insormontabili tra le parti in causa. E pensiamo ancora alla terra di boxlandia che nei dieci anni di amministrazione-Ruggiero, durante i quali Cappiello ha ricoperto per circa 7 anni il ruolo di vice sindaco, ha letteralmente devastato il Paese facendo nascere quel Movimento civico a livello intercomunale che di recente ha visto coronare il proprio impegno in un’aula giudiziaria con la sentenza di condanna sul caso del Parcheggio Rota a Sorrento contro cui tanto si era battuto un giovane avvocato di nome Giò Antonetti.

comunepianoCappiello rappresenta l’antitesi di tutto questo e di molto altro, incarna una cultura della gestione della municipalità assolutamente inconciliabile con la visione politica e amministrativa di una Anna Iaccarino usata dal Vice Sindaco nel tentativo di restare unico protagonista sulla scena elettorale per la sua incapacità a confrontarsi a viso aperto con l’avversario, per il timore di dover amministrare con un’opposizione quantomeno qualificata, per la preoccupazione che le porte del palazzo possano aprirsi a chi è in grado di scardinare un sistema sul quale ha esercitato, esercita e pretende di continuare a esercitare un assoluto controllo.

Cappiello non è il male assoluto per Piano, sia chiaro, ma sicuramente la mediocrità amministrativa e l’ambiguità politica del personaggio ne fanno il peggiore candidato che la maggioranza possa esprimere e che altri possano sostenere illudendosi di invertire rotta rispetto agli ultimi dieci anni. Se l’obiettivo di rimettere in corsa il Paese e di recuperare il terreno perduto matura in una logica di trasparenza predicata e praticata, allora la si smetta con questa sceneggiata e ognuno si assuma le proprie responsabilità davanti al Paese che, fuor di dubbio, saprà comunque valutare e scegliere quella che giudica la proposta più seria e più credibile per il futuro di Piano di Sorrento, non certo per le carriere personali con annessi e connessi!

2 commenti

  • giovanni

    Acuta riflessione, Cappiello pronto a tutto pur di diventare sindaco, per fortuna Anna Iaccarino non cade nel suo trabocchetto!

  • Gennaro orgoglioso elettore DC

    Preg.Mo Direttore di recente un mio caro parente mi ha sollecitato a dare un giudizio sugli ultimi eventi politici di Piano, mia amata città di adozione. Tutti i suoi lettori oramai conoscono come la penso in proposito, sanno le mie origini, le mie idee, le mie amicizie. Parlando con un assessore di un comune viciniore ho scoperto altri scenari che mi hanno incuriosito. Credevo che il buon figlio di Don Antonino avesse gettato anzitempo la spugna ed invece lo scopro grande combattente come suo padre. Sta cercando di lanciare la zampata finale per tranciare di netto l’alleanza tra il dr Vincenzo Iaccarino che abbiamo cominciato ad apprezzare per il suo pragmatismo in occasione di un incontro in Ospedale e l’avvocatessa Anna Iaccarino. Bella mossa, come quella di riportare all’ovile Pasquale D’Aniello, uomo buono e generoso che incontro spesso al bar.Non sappiamo se la sua azione sortirà l’effetto sperato. Noi tifiamo per lui ma temiamo che i limiti di manovra siano davvero stretti. Sono davvero indeciso: Cappiello o il nostro dottore a cui riconosciamo tenacia a non finire.Certo la vecchia gloriosa DC è in mille schegge impazzite, e non so se il clima delle processioni penitenziali pasquali potrà operare quel miracolo tanto auspicato. Ricompattare il mondo cattolico attorno ad un candidato rappresentativo di quegli ideali che hanno fatto uscire l’Italia dalla miseria del dopoguerra e regalato prosperità per tutti.Vorrei tanto che il nostro Don Arturto, potesse dire la sua.”Si sente rappresentato da questa classe dirigente? pensa che il buon Salvatore Cappiello possa essere il Salvatore della patria?”. Altri nomi pur autorevoli(pensiamo alla signora Rosellina Russo vedova Gargiulo)inspiegabilmente sono messi all’angolo dalle nuove generazioni. Io viaggio oramai verso il 75mo sono nostalgico e facile alla commozione.Vorrei tanto che Cappiello riuscisse nell’impresa….ma c’è un ma…con chi andare avanti? Chi sarebbero i suoi compagni di cordata. Non ne conosco alcuno di levatura eccelsa.Mio nipote che frequenta i circoli sportivi mi dice che penso sempre alla politica. Io ho risposto ma voi giovani chi vorreste come Sindaco? La risposta è stata lapidaria:”Non ce ne frega proprio. L’uno vale l’altro”. Che tristezza non vedere più lo scudocrociato in piazza Cota. Ora ci sono bar e slot machine.La politica è finita per davvero ?

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