Piano di Sorrento

Pianissimo-San Michele, dopo il flop i veleni delle polemiche…

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FRANCESCA-MARESCA-FOTO
Francesca Maresca

PIANO DI SORRENTO – Ci ha pensato la pioggia a raffreddare gli animi tesi di una comunità che ha dimostrato di non apprezzare la nuova formula inventata dal Comune per celebrare la festa patronal-popolare infelicemente denominata “Pianissimo” in sostituzione della classica e tradizionale “Festa di San Michele” che per decenni ha rappresentato l’appuntamento del tradizionale addio all’estate in nome del Santo Protettore del Paese che, da qualche anno a questa parte, il parroco Don Pasquale Irolla ha voluto sottrarre a un uso flokloristico separando le celebrazioni religiose da quelle popolari. L’Amministrazione Comunale ha pensato di ficcarci il naso e di sostuirsi alla tradizione inventandosi quest’appuntamento senza identità nè significato, conservandone per un po’ le componenti originali fatte di bancarelle, giostre e spettacoli artistico-canori (l’addio allo spettacolo pirotecnico è invece più datato).

Il programma laico della festa, quello ideato dal Comune che ha investito un bel po’ di risorse finanziarie nell’evento, a conti fatti ha dimostrato tutti i propri limiti. Ciò in coerenza con una formula che è praticamente superata anche per quanto concerne gli altri eventi che si organizzano e si finanziano nel corso dell’anno con l’esclusiva finalità di foraggiare una pletora di associazioni e di gruppi e qualche personaggio che costituiscono un vero e proprio arcipelago elettorale incapace di novità e di suscitare interessi ed emozioni, ma, soprattutto, di attrarre pubblico. Passato San Michele questo arcipelago aspetta Natale per incassare altri contributi per eventi spacciati come animazione e spettacoli, ma che, sempre con il dovuto rispetto (ma fino a quando?), suscitano davvero sempre meno interesse nei cittadini. Qualche altro centinaio e passa di migliaia di euro saranno così dispensati almeno fino alle elezioni, sperando così di incassare voti indispensabili per mantenere in vita una giostra sulla quale è venuto il momento di fare chiarezza! Per quanto concerne le bancarelle, va detto che non sempre ordine e linearità possono conciliarsi con la tradizione: così è stato per le bancarelle trasformate in gazebi assolutamente inadatti per un Corso Italia che è apparso assolutamente anonimo.

Fatta eccezione per qualcuno, la spesa del gazebo non è valsa l’impresa, anche perchè è risultata errata anche la scelta dei giorni di festa che, anzichè prolungarsi fino al 2 ottobre (venerdì) doveva anticiparsi a partire da venerdì 25 settembre per concludersi il 29 sera tenendo presente anche che sono riaperte le scuole e le famiglie hanno tempi contingentati. Insomma un po’ di sano realismo! Senza le giostre a Piazza Mercato che, in ogni caso, rappresentavano da sempre l’attrazione della festa e la movimentavano con puntualità e senza ospitare eccellenze artistiche, ancorché assolutamente accessibili, non si comprende come poteva registrarsi il pienone a Piazza Cota nella serata conclusiva del 30 Settembre affidata alla performance canora di Francesca Maresca. La quale, a flop ormai acclarato, piuttosto che interrogarsi su tutto quanto abbiamo cercato di riassumere e sulla propria forza di attrazione artistica, ha pensato di far bene a inondare di improperi, neanche tanto anonimi, i suoi presunti detrattori pubblicando sul suo profilo facebook il seguente commento:

TERRA AMATA,TERRA DI CONTRADDIZIONI,TERRA MIA…..
Mancavo da un pò di tempo da Piano di Sorrento, per impegni di lavoro….In questi giorni, e specialmente ieri sera ho avuto modo di guardare bene tante cose…Se Piano non si libera di tanti esserini meschinetti, non andrà mai avanti….Il Dottorucolo con il telefonino in mano che filma le cose che secondo lui non vanno, con la speranza così di diventare Sindaco… L’avvocatucolo che crede di essere uno showman ed un procacciatore di Big, che ingaggia in modo poco arbitrario ad insaputa di chi realmente ha ruoli e competenze consone, e che poi da anguilla sfuggente, quando il suo piano fallisce, trama vergognosamente, sobillando lo sciocco del paese, che innesca una polemica infinita, stranamente incalzante su facebook….L’ex organizzatore di concerti, a mia memoria sempre fallimentari, al punto che il suddetto si è venduto pure le mutande, ma non ha perso la lingua, peccato….La chiorma capitanata dal Principe Etilico di Mont-Claire. (il muratore della processione rossa, lo chef scemo ecc ecc), sempre pronti a demolire, forse manco per cattiveria, ma giusto per fare qualcosa, perchè abitualmente nun tenimme nu sasiccio a fà, e nun simme nisciuno, almeno accussi pure nuie facimme nummero…Noi da domani avremo altre piazze, altra gente, altri sorrisi, tanti amici….Povera Piano di Sorrento, in quali brutte mani sei capitata….”.

Che dire? Non ci sono parole… O meglio: de rustica progenie, semper villana fuit!

3 commenti

  • Giordano Biondo

    Don Vittorio citava sempre questo detto ed aveva ragione, il comune sta in mano a caprai di rustica progenie, manca sostanza e qualità, tutto va a rotoli e che si voleva di più. la gente è stufa di questi teatrini, di queste sceneggiate,ora bisogna cambiare ed i tempi sono maturi.Persino a Massalubrese le cose sono cambiate e sindaci ed assessori uscenti sono stati malamente perticati dagli elettori,sonoramente battuti e non sono stati nemmeno rieletti.

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