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Scarichi fognari, controlli nei condomini. Forse la Gori dovrebbe denunciare i Comuni!

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GORILa GORI sta sottoponendo a controllo gli scarichi fognari dei condomìni in Penisola Sorrentina per verificare se i liquami fecali delle civili abitazioni (ma anche delle attività produttive) sono correttamente incanalati nelle fogne nere. Per di più l’ente gestore del sistema idrico-fognario, improvvisamente risvegliatosi solo per le gravi emergenze verificatesi nel mese di agosto, sta sanzionando quei condomìni dove vengono riscontrate le irregolarità, ma ciò in mancanza di una formale azione giudiziaria che non compete alla Gori. Piuttosto al proprietario della rete, cioè i Comuni. I quali hanno la responsabilità del corretto funzionamento del sistema fognario e quindi della separazione fra acque nere e bianche. 

La contravvenzione, consistente in diverse migliaia di euro a carico dei singoli utenti oltre alla denuncia, non tiene conto di questo fatto fondamentale e della circostanza che qualsiasi abitazione civile dev’essere sempre e comunque autorizzata ad allacciarsi alla rete fognaria da parte del Comune. Non esiste divieto a riguardo. Anche per questa ragione gli abusi edili sono tali perchè mancano, tra l’altro, anche di questo tipo di autorizzazione. Nel momento in cui autorizza l’allaccio alla rete, il Comune se non dispone della separazione della fogna bianca da quella nera determina, ahimè inevitabile e accentuato dalle piogge e dagli annessi overflow, che i liquami tracimino e finiscano nel mare. L’ente gestore, la Gori, che da 13 anni ha avuto in gestione la rete dai Comuni, ha effettuato i controlli sulla sua consistenza ed efficienza? Nel momento in cui rileva l’irregolarità a carico del privato è tenuta nello stesso tempo a rilevare e a contestare al proprietario della rete, in questo caso il Comune, l’assenza della separazione degli scarichi con la conseguenza che il nero finisce direttamente in mare. Di questo però non sono responsabili i privati, anche quelli regolarmente allacciati alla fogna nera, ma i Comuni per cui nel momento in cui un Vigile Urbano o altro Pubblico Ufficiale chiamato a sopralluogo accerta questa situazione, è tenuto a relazionare su tale circostanza denunciando il Comune per scarichi abusivi.

Altro che collaborazione Gori-Comuni! Se consideriamo che nella Gori i Comuni hanno la propria partecipazione cominciamo a renderci conto della situazione reale e dei delicati equilibri che vengono a crearsi. Il mancato allaccio alla rete nera sicuramente va sanzionato, così come ci sono quelli in regola: entrambi però, a causa della mancanza di separazione degli scarichi, finiscono col riversare liquami fecali in mare attraverso la condotta e gli overflow che si attivano quando piove per scongiurare che saltino i tombini per le strade.

Come successivamente apprenderemo su questo tema e sugli interessi della politica nella gestione dei servizi idrici-fognari, si gioca una partita ad altissimi livelli, tarsversale alle forze politiche e col coinvolgimento di società e realtà prossime anche all’universo criminale. Insomma il sistema dove Stato e anti-Stato fanno convivere reciproci interessi. Non appaia esagerato tutto ciò perchè esiste un’ampia documentazione a riguardo così come giacciono nei cassetti denunce e inchieste scottanti.

Attardi Raffaele
Attardi Raffaele

Il tentativo posto in essere, anche da parte di taluni personaggi, di accreditare gestori e proprietari della rete idrico-fognaria nelle vesti di interlocutori si rivela ingenuamente generoso o nasconde altri progetti che mal si conciliano con la risoluzione del problema per quanto lo conosciamo. L’apertura di credito di Raffaele Attardi, per esempio, dice una parte di verità, assolvendo i principali responsabili di un disastro che non è solo ambientale. Scrive Attardi: “Per i pochi che lo ignorano vorrei precisare chi é la Gori. É una società mista pubblico privato, i cui Soci sono l’Ato 3 (cioé i Sindaci, cioé noi) ACEA Roma, Caltagirone e altri privati che ignoro chi siano. Come tutte le Societá chi comanda sono gli azionisti: perciò trovo difficile unirmi al coro di chi protesta contro la Gori, secondo me piuttosto bisogna esercitare una pressione sugli azionisti e su chi ha appaltato i lavori alla Gori, cioé l’Amministratore dell’Ato 3. Gira e volta, anche se con diversi cappelli ci sono per lo mezzo i Sindaci, perciò trovo incomprensibile che alcuni di loro si facciano fotografare con la fascia tricolore a protestare contro la Gori“.

Per comprendere come stanno le cose, chi tira le fila del gioco e chi ci guadagna, quali sono le complicità e le connivenze, si dovrebbe far luce su dossier scottanti che giacciano inspiegabilmente nel fondo di qualche cassetto che i potenti non vogliono che si apra. Per esempio l’inchiesta condotta qualche anno fa dalla Guardia di Finanza di Massa Lubrense può svelare verità che la politica intende occultare. Il rischio che tutto vada in prescrizione è molto forte. Intanto la gente fa il bagno nella fogne, vive in un ambiente contaminato e ormai senza speranza perchè il Depuratore, se sarà, potrà fare davvero molto poco rispetto alla reale situazione in cui vive la Penisola Sorrentina dove l’unico comune denominatore sembra quello della voglia diffusa di nascondere sempre e comunque quella verità che farebbe molto male.

2 commenti

  • Gaetano

    Esatto. “La gente fa il bagno nelle fogne”.
    Quando la “gente” ne prenderà atto e si ribellerà?
    Continuate così… denunciate lo schifo in cui versa il mare della penisola e (forse) prima o poi qualcuno (magistratura, autorità) si muoverà senza cercare di nascondere l’innascondibile.

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