Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sorrento

Questione mare, Marco Fiorentino interviene su Facebook

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Marco Fiorentino
Marco Fiorentino

SORRENTO – Su facebook, più precisamente nel gruppo “I love Sorrento” promosso da Marco Fiorentino sul suo profilo, impazza la polemica sul problema mare, argomento che l’ex sindaco che ha annunciato di ricandidarsi nel 2015 ha messo al primo punto del suo programma per la rinascita di Sorrento. La questione, che  anche quest’anno è stata al centro di un vivace dibattito oltre che di cronache legate al sempre peggior stato in cui versano le acque marine soprattutto nel periodo estivo, ha spinto alcuni avversari di Fiorentino a rispolverare l’esito della causa intentata proprio dell’ex sindaco e dalla sua giunta contro il giornale “Corriere del Mezzogiorno” in persona del direttore e dell’autore di un articolo che definiva “inquinato” il mare di Sorrento.  Il consigliere del PD Alessandro Schisano ha postato su FB gli atti amministrativi connessi al pagamento delle spese legali e di giudizio cui è stata condannata l’Amministrazione a seguito di una sentenza di non luogo a procedere stabilita dal giudice. A questo punto Fiorentino ha deciso di intervenire sulla delicata questione ed ha pubblicato un post sulla sua bacheca FB e sul gruppo che di seguito si riporta.

Scrive Fiorentino: “Sul problema MARE a Sorrento e in Penisola Sorrentina si sta discutendo da parte di qualcuno in modo strumentale e provocatorio su questo spazio pensato per favorire il confronto delle idee piuttosto che il pettegolezzo. Per quanto riguarda la causa perduta dal Comune di Sorrento nei confronti del giornale “Corriere del Mezzogiorno” a seguito di una mia querela, quand’ero sindaco, per un articolo che parlava di “mare inquinato a Sorrento” e che, ad avviso mio e della Giunta, ledeva l’immagina della nostra città, si travisa la realtà.
La sentenza che è stata richiamata non ha infatti sancito la condanna del Comune o mia per aver commesso un reato, un abuso o un’omissione. Il Giudice non ha ravvisato nella querela di parte gli estremi per procedere nei confronti del giornale e dell’autore dell’articolo: pertanto ha sentenziato di non procedere e ha condannato il Comune al pagamento delle spese.

Tutto qui, niente di più com’è possibile verificare dalla lettura degli atti processuali e di quelli del comune pubblicati.
Parlare di “mare inquinato” in assenza di dati ufficiali da parte dell’Ente preposto, cioè l’Arpac, è improprio. Altra cosa è scrivere “mare sporco”. C’è una sostanziale differenza, o no? Se dalle analisi fosse emerso che il mare era inquinato, non avrei esitato un istante ad adottare i provvedimenti conseguenziali nell’interesse dei cittadini.
Così non era e il giudice ha stabilito il non luogo a procedere nei confronti del giornalista e del giornale per l’articolo in questione, ma non ha pronunciato, come qualcuno vuol far credere, alcuna sentenza di condanna nei riguardi del Comune e del sottoscritto in particolare.

Non intendo sottrarmi ad alcun confronto e sono consapevole della partita che si è aperta con il mio annuncio di ricanddatura a sindaco, ma respingo fermamente al mittente le strumentalizzazioni di comodo e gli interventi di disturbo che dimostrano soltanto l’incapacità di discutere dei problemi, di proporre e anche di denunciare se occorre, ma nel modo appropriato e soprattutto senza manipolare i fatti e quindi la verità.
Per questo rivolgo l’invito a chi, iscrivendosi liberamente a questo Gruppo, è chiamato a rispettarne la finalità visto che da me è stato creato ed è moderato e non nego a nessuno di iscriversi e di partecipare correttamente al dibattito.
Ritengo però sia giusto attenersi allo spirito di cui vi ho parlato essendo disponibili altri spazi, altri gruppi e altri contesti per chi vuole inveire, accusare, aggredire, intimidire od offendere e denigrare.

Come avete potuto constatare i miei interventi non sono frequenti proprio perchè ho inteso privilegiare la fase di ascolto e quello della proposta.
Al momento opportuno saprò rispondere a tutti su tutto e chi mi conosce sa bene che non mi sottrarrò ad alcun confronto.
Quando si assumono certe decisioni si mette anche in conto tutto quello che ne può scaturire e so bene con che cosa e con chi devo e su che cosa dovrò confrontarmi. Ci si candida per questo, perchè se le cose andassero nel verso giusto per tutti e si facessero gli interessi di tutti non nascerebbe questo bisogno!

Mi auguro che comprendiate bene il senso di questo intervento perchè ci sono temi importanti e questioni di cui parlare e che ho ben presenti: certamente non saranno accontonati solo perchè qualcuno si diletta ad accendere il fuoco, a polemizzare o a dire il falso.
Il problema, piuttosto, è di chi non si è ancora reso conto che sta cambiando qualcosa e forse anche di più, altrimenti che senso avrebbe percorrere questa strada? Buon dibattito!”.

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