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Grandinata del 21 luglio, i Sindaci chiedono lo stato di calamità

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Chicchi di grandine
Chicchi di grandine

SORRENTO – Con una lettere inviata all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania i Sindaci della Penisola Sorrentina hanno chiesto il riconoscimento dello stato di calamità naturale per i danni provocati alle colture agricole dall’eccezionale grandinata del 21 luglio 2014. Il violento temporale che si è abbattuto sulla Peninsola avrebbe provocato danni consistenti alle produzioni stagionali che, secondo le prime stime, si aggirerebbe nella misura del 60% del prodotto per limoneti, uliveti, viticoltura e raccolti di frutta e verdura. “Sono state inoltre colpite, con significative conseguenze, anche numerose auto, nonché strutture esterne e stagionali private – spiega il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo – Si tratta di un duro colpo al già provato settore agricolo dell’intero territorio della penisola sorrentina.

Leone Gargiulo
Leone Gargiulo

Concentreremo ogni sforzo per ottenere un risarcimento a favore delle aziende danneggiate, e per recuperare i mancati introiti provocati dalla distruzione dei raccolti. Terremo costantemente informati i diretti interessati dell’iter della pratica, non appena la Regione Campania darà una risposta”.
Nella lettera, i sindaci di Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Meta e Vico Equense, chiedono di disporre gli accertamenti di rito per rilevare i danni, e di adottare tutte le misure necessarie e di sostegno tecnico ed economico per favorire la ripresa delle aziende agricole.
“A Massa Lubrense si sono registrati danni enormi, sopratutto nei fondi situati tra Termini e Sant’Agata sui due Golfi – aggiunge il sindaco di Massa Lubrense, Leone Gargiulo – A farne le spese sono stati, in particolare, le coltivazioni di ulivo e di pomodori. Spero che, tutti uniti, riusciremo ad ottenere dal competente assessorato regionale un risarcimento adeguato per i nostri agricoltori”.

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