Italia

Europee 2014, il trionfo di Matteo Renzi col Pd oltre il 40%

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Matteo Renzi
Matteo Renzi

Matteo Renzi e il Partito Democratico hanno stravinto le elezioni europee 2014 staccando nettamente il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che certamente ha pagato il prezzo di una campagna elettorale troppo aggressiva che, insieme all’astensionismo, hanno permesso al PD di andare oltre ogni più rosea aspettativa. Comprensibile l’entusiasmo dello stato maggiore del partito che ha affidato ai vicesegretari e alla Serracchiani il commento ufficiale, mentre Renzi terrà una conferenza stampa alle 12 a Palazzo Chigi.

Il risultato del PD è anche il migliore in assoluto dei partiti socialisti europei per cui il ruolo che l’Italia andrà a svolgere nel futuro Parlamento sarà assolutamente determinante e di ampio respiro. Ciò anche in considerazione del crollo francese con l’inattese avanzata del partito di Le Pen e, più in generale, delle forze estremiste. Il voto in Italia è deludente per Alfano e per il suo partito NCD che supera di poco la soglia di sbarramento del 4%. Forza Italia si assesta su una media del 16% e a questo punto il suo ruolo nel governo italiano può assumere una fisionomia diversa per compensare il mancato risultato di Alfano. Per il M5S si tratta di capire come gestire da oggi in avanti il proprio rapporto con l’elettorato che dimostra di non accettare situazione stressanti come quelle che Grillo ha imposto alla campagna elettorale.

Un commento

  • peppino elettore grillino

    Grillo ha pagato lo scotto di dire no sempre, non essere andato a suo tempo al governo col PD l’ha relegato al ruolo del “bastian contrario” che mette un po’ paura ad un elettorato italiano fondamentalmente e storicamente moderato…ruolo che è riuscito a ritagliarsi quel furbacchione di Berlusconi che nonostante tutti i suoi guai giudiziari si prende un 16% facendolo restare interlocutore privilegiato del PD. Fin quando però il PD avrà quell’interlocutore la politica italiano non farà alcun passo avanti….Il voto europee italiano è comunque in controtendenza rispetto ad altri paesi dove le sirene anti-euro si sono fatte sentire, anche se non hanno stravinto….Ma il dato da analizzare è la forte astensione, per cui le varie percentuali attribuite ai vari partiti diventano risibili, andrebbero rilette: il 40 per cento di Renzi è un 40% sui votanti, se il numero dei voti per il PD lo si rapporta con il numero di tutti quelli che avevano il diritto/dovere di votare( e così naturalmente per tutti gli altri partiti, anche il M5stelle) allora si scoprirebbe che quel 40% è poca cosa , anzi il PD e Renzi hanno preso molto meno voti delle ultime politiche. Questo segnale dell’elettorato deve essere preso in considerazione della casta al potere. Altrimenti anche il voto politico(e un domani forse quello amministrativo) si assesterà su percentuali sempre più basse, in barba alla tanto sbandierata democrazia delle nostre istituzioni repubblicane….

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