Piano di Sorrento

Piano di Sorrento, se in Commissione Villa Fondi i numeri non tornano più…

Stampa
Gianni Iaccarino
Gianni Iaccarino

PIANO DI SORRENTO – All’indomani del divorzio tra la maggioranza del sindaco Giovanni Ruggiero e l’ex assessore Vincenzo Iaccarino, si pongono una serie di questioni relative alla presenza e alla rappresentanza dei gruppi consiliari che, da ieri mattina, fanno registrare la presenza di un altro consigliere indipendente – appunto Iaccarino – che ha formalizzato la sua uscita dalla maggioranza con una nota trasmessa al presidente del consiglio comunale Luigi Maresca, al sindaco Giovanni Ruggiero, ai Capigruppo e alla Segretaria generale.

Antonio D'Aniello  (PD)
Antonio D’Aniello (PD)

L’originaria rappresentanza della minoranza – 5 consiglieri  eletti nella lista “In Primo Piano” – si era già suddivisa in tre gruppi: Anna Iaccarino, consigliere indipendente; Antonio D’Aniello consigliere PD; Gianni Iaccarino, Rachele Castellano ed Enzo Parlato nel gruppo originario.

Vincenzo Iaccarino
Vincenzo Iaccarino

Praticamente tre gruppi cui è andato ad aggiungersene un quarto con Vincenzo Iaccarino. Per lui non c’è stato neanche il tempo di costituirsi indipedente che già oggi pomeriggio si ritrova al centro di un’altra querelle: la sua presenza in seno alla Commissione Speciale per Villa Fondi dove Iaccarino è stato eletto in quota della maggioranza, la stessa da cui però si è staccato ritrovandosi nei banchi dell’opposizione con Gianni Iaccarino e Antonio D’Aniello. Situazione anomala certamente, ma che non inficerebbe il lavoro cui è stata chiamata la Commissione visto che trattasi di un‘istruttoria politica per individuare un’ipotesi di gestione di Villa Fondi in grado di assicurarne la proprietà e disponibilità pubblica anche in ossequio agli impegni assunti dal Sindaco a seguito della mobilitazione popolare e la nascita di un Comitato civico. Secondo indiscrezioni, però, domani alla riunione della Commissione Gianni Iaccarino e D’Aniello sarebbero pronti a presentarsi dimissionari, ufficialmente con l’intento di riaprire i giochi del confronto allargato anche a una rappresentanza del Comitato Civico. Un’ipotesi che però apre molti interrogativi sulla reale volontà di trovare una soluzione al problema nonostante si sia consumato uno scontro politico e civico senza troppi precedenti nella storia amministrativa locale. “Cui prodest?” che la minoranza si dimetta? E’ questo l’interrogativo che attende una risposta!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*