Diario Politico©Raffaele Lauro,  Italia

Non lasciamo solo Di Matteo contro le Mafie

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Nino Di Matteo
Nino Di Matteo

Qualunque cittadino dotato di buon senso dovrebbe chiedersi per quale ragione il pm antimafia Nino Di Matteo che sostiene l’accusa nel processo sulla trattativa Stato-Mafia, non riceva alcuna solidarietà dallo Stato nelle sue diverse espressioni istituzionali e politiche, nè dal CSM, essendo stato indicato dal Capo dei Capi di Cosa Nostra, Totò Riina, come un nemico da uccidere. Al punto che lo Stato non è stato in grado di garantirgli la sicurezza per consentirgli di partecipare all’udienza del processo a Milano. La mafia ha decretato la sua morte…

A lui sono stati destinati 15 kg di tritolo…I mafiosi parlano e straparlano, minacciano e non c’è voce delle Istituzioni che si alzi a controbattere con forza, autorevolezza, sicurezza e difenda un Magistrato impegnato solo a fare il proprio dovere! Esprimiamo la nostra solidarietà a Nino Di Matteo e cerchiamo di fargli sentire almeno quel calore umano e quella sintonia morale indisponsabili per portare avanti il suo lavoro al nostro servizio. Oggi su “Il Fatto QuotidianoMarco Travaglio, con la sua solita chiarezza, ha descritto la situazione: chi finge di non capire può essere soltanto complice. Così non si cambia l’Italia. Del resto ce l’ha spiegato anche il buon Ferdinando Imposimato col suo “I 55 giorni che hanno cambiato l’Italia” dedicato al caso Moro in che melma di Paese viviamo!

Di Matteo

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