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Penisola Sorrentina violenta e ladrona…

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rapinaLe cronache di questa giornata in Penisola Sorrentina sono desolanti: due gravi episodi di violenza avvenuti a Piano di Sorrento e a Sorrento e una truffa ai danni della Regione e della Comunità Europea da parte di un centro di formazione in combutta con professionisti, allievi fasulli, aziende e altri complici. Insomma un degrado disarmante che assimila sempre di più la Costiera a quell’hinterland partenopeo e dall’area metropolitana dove imperversano da un lato la criminalità organizzata, dall’altra la malapolitica collusa. Una rapina a mano armata in pieno centro cittadino, questa sera, è un fatto di cui non si hanno precedenti a Piano di Sorrento e forse in tutta la Penisola. Si tratta dell’ultimo degli episodi di una violenza fatta di scippi e di furti che stanno stravolgendo la quotidianità nell’area già profondamente vittima di un mercato della droga che sembra aver contaminato quasi ogni ambiente e contesto.

A Sorrento invece si è registrata una violenta aggressione, anche qui a mano armata, ai danni di un dirigente del Comune, il dottor Sarno responsabile del settore patrimonio, che ha riportato gravi ferite alla mano e alla testa e che forse è addirittura scampato a una sorte peggiore grazie all’intervento dei colleghi prima ancora che delle forze dell’ordine. Infine lo scandalo dei falsi corsi di formazione da parte di una vera e propria associazione per delinquere che ha frodato qualche centinaia di migliaia di euro alla Regione Campania e all’Unione Europea col solito meccanismo dei corsi fasulli. Una giornata da dimenticare? Forse è meglio parlare di un campanello d’allarme serio sui rischi che incombono sempre più minacciosi sulla comunità peninsulare dove  si registra un oggettivo deficit di allerta da parte della Politica con gli effetti che abbiamo sotto gli occhi. Forse è il momento di uscire fuori da certe logiche ipocrite e di assumere decisioni coerenti, a cominciare dall’assunzione di comportamenti più trasparenti da parte di tanti Amministratori pubblici che hanno il dovere, l’obbligo di essere garanti dell’imparzialità e della vigilanza a difesa del pubblico interesse!

Un commento

  • Enzo Davino

    Non dimentichiamo che la penisola è anche la patria di chi cammina sulla farina senza lasciare impronta, insomma, dei sepolcri imbiancati.

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