Piano di Sorrento

Piano di Sorrento: dietro front di Cappiello sul personale, cresce l’area del dissenso interno

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Salvatore Cappiello
Salvatore Cappiello

PIANO DI SORRENTO – Sta perdendo smalto Salvatore Cappiello che, proiettato sulla poltrona di vice sindaco per costruirsi il diritto alla successione a Giovanni Ruggiero, continua a commettere passi falsi dimostrando di aver smarrito quella proverbiale “lucidità politica” che ne facevano uno degli ultimi “cavalli di razza” della politica locale, un discendente di quella balena bianca democristiana che ha dettato legge sul territorio per decenni prima dell’avvento delle nuove personalità amministrative, forti elettoralmente, ma prive di storia politica alle spalle e di preziosa esperienza utile a navigare nelle acque agitate! A Piano di Sorrento le acque lo sono agitate per davvero, dentro e fuori dal Palazzo, e per il “Verdini carottese” suggeritore di Ruggiero e guida di un gruppo di “falchetti in salsa pianese” si tratta di fare un altro dietro front che ne minano l’alone di infallibile politico.

Antonio D'Aniello (Pd)
Antonio D’Aniello (Pd)

L’annunciata rivoluzione della “macchina amministrativa” (che ha solo provocato sconquassi nelle retrovie lasciando intatta le prime file dei comunali) preannunciata alla stampa ancor prima di essere negoziata con i diretti interessati e impropriamente spacciata (e data in pasto all’opinione pubvblica) come frutto della nuova “legge anticorruzione” si è rivelata un flop. E’ bastata la lettera di un dipendente comunale e rappresentante sindacale e la puntualizzazione, tempestiva e come sempre in punta di diritto, della consigliera di minoranza Anna Iaccarino a imporre lo stop, anzi un dietro front che anche Antonio D’Aniello, consigliere di opposizione del PD, definisce un errore evidenziando l’intempestività con cui Cappiello ha annunciato alla stampa la “sua rivoluzione“.

Ancora una volta è l’ufficio stampa del Comune a farsi carico di una precisazione che diventa un boomerang per l’interessato che al giornalista (Metropolis) aveva consegnato dichiarazioni testuali apparse in virgolettato che escludono un presunto esercizio di fantasia basato su indiscrezioni. Recita così il comunicato del Comune: “In merito ad alcune indiscrezioni pubblicate sui quotidiani locali interviene il Vice Sindaco del Comune di Piano di Sorrento nonché Assessore al Personale, Salvatore Cappiello: «Si tratta di una semplice proposta di riorganizzazione del personale, nessun declassamento né provvedimento strettamente legato alla Legge Anticorruzione». Il 24 settembre il Comune di Piano di Sorrento, tramite apposita commissione ha inviato una proposta (prot. 21230) alle Rappresentanze Sindacali Unitarie (R.S.U.) e alle Organizzazioni Sindacali CISL, FPS, CGIL, FP e UIL per una rinnovata disposizione del personale organico al Comune. In risposta il giorno successivo i Sindacati, nelle persone di Michele Sinchenz (CGIL), Biagio Prezioso (CISL) e Mario Russo (UIL), hanno chiesto l’apertura di un tavolo di confronto (prot. 21336). Il Comune di Piano di Sorrento ha quindi fissato l’incontro per il 4 ottobre alle ore 10.00 presso la Sala consiliare (prot.21369).
«Ritengo sia opportuno che all’interno della macchina comunale tutti siano in grado di svolgere tutti i ruoli – continua il Vice Sindaco  – nell’ambito dei propri profili di competenza, come d’altra parte consentito dalla legge. Stessa linea è stata attuata con il Comando di Polizia Municipale dove, dal 15 settembre, sono state cambiate le mansioni a tutti gli addetti. È importante adattarsi ai nuovi adempimenti richiesti al Comune anche con una flessibilità delle mansioni equivalenti da parte dei dipendenti a cui verranno assicurati corsi di formazione e di aggiornamento per ogni nuovo settore. Credo che questa linea possa servire a dare sempre maggiori stimoli al personale e a favorire, inoltre, una sempre più accurata interazione con l’utenza, in particolare nell’attività di front office».

Affonda il coltello nella piaga Antonio D’Aniello, che sul suo blog posta un intervento con un titolo che è tutto un programma: Errori su Errori. Spiega D’Aniello: “Il vecchio proverbio: “Non dire gatto se non l’hai nel sacco” dovrebbe valere anche nella politica e l’errore di Salvatore Cappiello, di anticipare al quotidiano Metropolis alcune variazioni (che a questo punto diventano eventuali) di mansioni dei dipendenti comunali è stato grosso. Anche grossolano. Forse un eccesso di entusiasmo o la voglia di portare un risultato a casa di fronte ad una maggioranza che si è ormai liquefatta. Tristi sono i paragoni che si potrebbero fare rispetto al governo nazionale. Ma non passa giorno in cui si sentono sussurri o distinguo a mezzo stampa rispetto le posizioni di maggioranza. Non ultimo il rinvio, come ha anticipato bene politica in penisola, della decisione di convocare un consiglio comunale su Villa Fondi per bocciare il project financing e costituire la commissione consiliare. Tutto rimandato a giovedì. E’ chiaramente un altro errore, ritardare una decisione già presa. Incomprensibile sarebbe addirittura una marcia indietro. Si scuota Ruggiero e torni a tenere saldamente le redini del governo. Il paese ha bisogno di una mano ferma, composta da tante dita, è vero, ma qui ormai siamo al punto che l’indice si scontra col pollice. Se non è possibile riprendere l’attività del governo, si prenda atto e si torni a dare la parola ai cittadini“.

Com. Rossella Russo
Com. Rossella Russo

Come non ricordare, ne abbiamo scritto qualche settimana fa, che la delibera di giunta sul “personale municipale” fu sospesa per la contrarietà dell’assessora Rossella Russo che alla fine chiedeva al Sindaco e ai Colleghi di soprassedere sull’argomento per votare questo “atto delicato” quando fossero stati tutti presenti (al momento era infatti assente Vincenzo Iaccarino fuori Sorrento per ragioni di lavoro). Un campanello d’allarme forse sottovalutato da Cappiello che ha deciso la maldestra “fuga in avanti” ritrovandosi, oggi, al centro di una polemica che ne ridimensionano proprio la proverbiale esperienza e lucidità di analista politico. Il fatto che guidi la cosiddetta “area dei falchi” della maggioranza, quelli che per intendersi stanno forzando la mano al Sindaco sul caso Villa Fondi, sta diventando un problema per Ruggiero ed è stato ben rappresentato dal consigleire D’Aniello con l’invito rivolto al Sindaco di riappropriarsi del proprio ruolo! Che cosa c’è dietro questi comportamenti che stanno minando seriamente la tenuta della maggioranza? Sicuramente un momento di “smarrimento” del primo cittadino e poi l’intento di Cappiello di ridisegnare la fisionomia amministrativa in questa seconda parte della legislatura per trasformarla in trampolino di lancio per la propria candidatura a sindaco e ritrovarsi così alla guida del Municipio con una “vettura bella e pronta ad essere guidata e soprattutto confacente alle proprie esigenze“.

Vincenzo Iaccarino vice sindaco
Vincenzo Iaccarino vice sindaco

Oggi si possono comprendere meglio le ragioni del “declassamento” di Vincenzo Iaccarino” e dell’espulsione dell’assessore Pasquale D’Aniello dall’esecutivo, uomini di punta (secondo e terzo eletti) che Cappiello ritiene fuori squadra, dalla sua squadra, e quindi da ridimensionare in termini di potere e di immagine pubblica per far spazio alla cerchia dei fedelissimi. Tanto per capirsi lo stesso, maldestro gioco, che dopo vent’anni ha condotto Berlusconi alla debacle di ieri e alla fine politica, con tutte le ovvie differenze! In questo senso Vincenzo Iaccarino sembra aver cominciato ad indossare i panni di un Alfano carottese e Villa Fondi rappresenta la chiave di svolta di un processo di verifica già in corso e sul quale anche l’ex assessore D’Aniello non ha fatto altro che ribadire le proprie perplessità sulla privatizzazione confermando di non aver mai approvato l’idea della privatizzazione “…come sa bene il sindaco“. Per Ruggiero i problemi sono più seri di quanto appaia o si voglia far apparire o, addirittura, abbia consapevolezza. Manca metà legislatura all’appuntamento con le urne e le conseguenze di questa politica possono esplicarsi tutte e in modo devastante sulla sua amministrazione se non è in grado di recuperare la capacità di guida del gruppo e soprattutto la lucidità di lettura dell’attuale momento libero da condizionamenti di varia natura e che sembrano averlo bloccato, in parte anche isolato! Su Villa Fondi il sindaco ha l’occasione di dimostrare se è un leader e se ha l’autorevolezza per portare a termine il propriomandato, oppure ha già abdicato in favore di Cappiello&Co. In questo caso tutto cambia…

Un commento

  • Gennaro

    Lo strada maestra e più trasparente per i cittadini sarebbero le dimissioni del Sindaco, visto che la maggioranza si è liquefatta su villa Fondi (ma anche su tante altre questioni ,e non da ora),il ritorno alle urne prima dei 2 anni e mezzo potrebbe garantire così a Ruggiero la terza candidatura, è la strada che sta cercando di percorrere anche Cinque di Vico…non ci sono molte altre soluzioni quando una maggioranza è spaccata a causa di una lotta per la successione(infatti non ci sono altre ragioni).Sta a Ruggiero avere il coraggio di aprire una nuova pagina o chiudere questo libro nel modo più inglorioso possibile: essere ostaggio fino all’ultimo giorno di situazioni che stanno solo danneggiando la cittadina carottese; quando si vince col 75% di voti accade anche questo: quello di dovere rispondere al 75% di promesse elettorali…alcune lecite e trasparenti altre illecite e segrete…come la privatizzazione a Villa Fondi ….Intanto i problemi si accumulano giorno dopo giorno:il bluff di Piano Futura è sotto gli occhi di tutti, resta l’abbandono totale delle politiche sociali, della pubblica istruzione(con una scuola misteriosamente ancora chiusa),l’insoddisfazione del personale comunale…Occorre prendere una decisione, e anche al più presto, le vecchie logiche del rinvio alla democristiana non sono più applicabili, la gente è maturata in questi vent’anni: scende in piazza, firma petizioni, usa internet…E’ il tramonto di una classe politico amministrativa nata dopo il terremoto di mani pulite che colpì inesorabilmente anche Piano di Sorrento, una classe di ex democristiani che però si è dimostrata più cinica degli stessi padri nobili della DC locale, senza storia di partito, impreparata a gestire la complessa macchina amministrativa, senza una vision del bene pubblico, che ha aperto le porte allo “straniero”(vedi controversa vicenda Lap Immobiliare), sta privatizzando il porto,Villa Fondi…facendo rimpiangere agli anziani elettori persino la vecchia DC…..

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