Sorrento

I Premi Verde Ambiente 2013 a Sorrento

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SORRENTO – Consegnati a Sorrento i Premi Verde Ambiente, il riconoscimento internazionale organizzato dai Verdi Ambiente e Società onlus, giunto quest’anno alla terza edizione. La cerimonia si è svolta nell’Aula consiliare del Comune di Sorrento, divenuta un momento di riflessione collettiva ed analisi corale sulla condizione del pianeta e dei suoi abitanti, anche alla luce della crisi economica che attraversa il mondo occidentale. Lo ha ricordato in apertura dei lavori il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, che ha ringraziato gli organizzatori per aver prescelto anche quest’anno la perla della costiera sorrentina quale location della manifestazione. Ringraziamenti contraccambiati dal presidente dei VAS Guido Pollice, anima infaticabile ed appassionata di questa manifestazione: un Premio all’insegna della ricerca di buone pratiche condivise non solo per arginare le abitudini diffuse di degrado ambientale, ma anche per contribuire al risanamento morale e sociale delle comunità queste sono le parole dell’on.le Antonio Amato presidente della commissione regionale eco-mafie della Campania.

Una battaglia quotidiana che pone al primo posto l’affermazione della legalità: è con queste parole che Pollice ha annunciato il gemellaggio, ufficializzato proprio questa mattina, fra i VAS e le Associazioni Antimafia Antonino Caponnetto e I cittadini contro le mafie e la corruzione, entrambe presenti con i loro rappresentanti per portare la testimonianza del loro impegno.

Andrea Cinquegrani per la associazione antimafia  Caponnetto e Antonio Turri per l’associazione  i cittadini contro le mafie e la corruzione. I  cittadini e le diverse personalità che sono intervenuti  si sono alternati denunciando senza mezzi termini la scomparsa dall’agenda politica del governo in carica – e di quello che lo ha preceduto – di temi vitali per la democrazia e la sopravvivenza del Paese, quali la crescita vorticosa dei capitali mafiosi, che non conoscono crisi o congiunture e di un diffuso sistema di corruzione che investe tutti i gangli delle Istituzioni..

Non meno incisivi gli interventi dei premiati, ciascuno portatore di valori applicati ogni giorno all’impegno nei diversi ambiti delle rispettive attività. Come il docente universitario a Venezia Virgilio Bettini, figura storica dell’ambientalismo italiano, o la ricercatrice piemontese Maria Caramelli, che con i suoi studi contribuisce a chiarire il rapporto fra cibo e contaminazione del suolo.

E ancora il giornalista Massimo Cirri, inventore del celebre programma radiofonico Caterpillar, e il filosofo dell’etica Giuseppe Ferraro, dalle cui parole è emerso l’indissolubile nesso fra l’essere e l’abitare.
Il clou della prima parte è stato rappresentato dal riconoscimento assegnato ad Antonio Esposito, presidente della seconda Sezione penale della Cassazione ed artefice di sentenze epocali per la storia del Paese, nonché presidente onorario della Caponnetto. Nel suo stile diretto, il presidente Esposito ha spiegato quanto duro resti l’impegno per il contrasto alla criminalità e quanto non si tratti solo di combattere il crimine organizzato, ma anche quello di carattere politico ed economico, non meno agguerrito e pericoloso.

Ancora tante le figure di uomini e donne, emerse nella giornata di Sorrento, in prima linea per la difesa dell’ambiente e della convivenza civile. C’era la ricercatrice aerospaziale Laura Merotto, che col suo team sta cercando “nuovi spazi oltre il nostro pianeta” ma, soprattutto, prova a resistere in un Paese che destina ben poche risorse alla ricerca; c’era l’ecopacifista romano Giuseppe Papaluca, un po’ artigiano e un po’ di più viaggiatore in corsa libera nei luoghi di guerra; e c’era uno straordinario Edo Ronchi che, andando ben oltre la sua fama di padre dell’ambientalismo italiano, ha puntato il dito sulla piaga della crisi climatica, fenomeno sottovalutato dai media ma del quale cominciamo a sentire i gravi effetti proprio in questa strana primavera 2013.

E poi il fondatore del “Salvagente” Riccardo Quintili ma, su tutti, Dario Vassallo, fratello del sindaco di Pollica ucciso dalla criminalità, Angelo Vassallo, e a capo della Fondazione che porta il suo nome. Una fondazione che – ha spiegato Vassallo – fra le altre iniziative si sta facendo promotrice al Parlamento Europeo di una norma che imponga quanto già si fa abitualmente nei mari di Acciaroli, dove i pescherecci recuperano e poi differenziano e smaltiscono i rifiuti e le carcasse che appestano le nostre acque.

Premiata Rita Pennarola per l’impegno del suo giornale, la Voce delle Voci, a difesa della giustizia. Un obiettivo che – ha detto Pennarola – si allontana sempre di più per quel giornalismo d’inchiesta duramente punito non dai poteri criminali, ma nelle aule dove, sempre più spesso, la giustizia si trasforma in palese malagiustizia.

Applausi a scena aperta per la menzione speciale assegnata al commissario capo di Scampia, Cristiano Tatarelli. Altre menzioni speciali a Rosario Fiorentino, presidente della Commissione trasparenza al Comune di Sorrento  già vicepresidente della Caponnetto, all’avvocato e ambientalista Daniele Granara e allo scrittore  veneziano Giannandrea  Mencini.

La manifestazione è culminata con l’assegnazione dei due Premi internazionali, andati quest’anno a Carlos Camilo Giés Capiberibe, governatore dello Stato di Amapà (Brasile), e all’ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Juliàa Isaìas Rodriguez Diaz. «In Venezuela – ha detto quest’ultimo – abbiamo restituito i diritti non negoziabili a tutta la popolazione, a cominciare dall’acqua e dall’accesso alle cure sanitarie. Stiamo costruendo un’alternativa al capitalismo senza la rivoluzione».

E non poteva esserci conclusione migliore per questi premi assegnati, forse non a caso, nel giorno della festa della Repubblica.

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