Piano di Sorrento,  Sorrento

Benvenuti a Boxlandia, dove i box auto si costruiscono ma nessuno o quasi compra!

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PIANO DI SORRENTO – Sono numeri da capogiro quelli snocciolati da Anna Iaccarino nella conferenza stampa su boxlandia svoltasi la settimana scorsa a Sorrento per iniziativa del Comitato Civico intercomunale che si oppone alla cementificazione della Penisola Sorrentina ad opera della lobby dei parcheggi.

Numeri che non stiamo a ripetere perchè nel video che abbiamo realizzato e che proponiamo nell’apposita sezione (ma anche a corredo di questo articolo) ci vengono puntualmente riepilogati con l’indicazione delle cause di questo male chiaramente denunciate dall’avv. Francesco Saverio Esposito.

Un vero e proprio colpo allo stomaco che toglie il fiato e che stende al tappeto chiunque assuma consapevolezza della gravità della situazione e dell’ipocrisia di una classe politico-amministrativa succube della lobby dei box.

Una lobby intenzionata, oggi più che mai, a portare avanti il suo progetto scellerato dall’alto della tolda di comando dove imperano uffici tecnici, pubblici e privati e dove si consuma l’incestuoso incontro di interessi che non coincidono con quelli della comunità. Un dato è evidente a chiunque:

l’offerta supera di gran lunga la domanda del mercato per cui i box giacciono invenduti come lo dimostra la sequenza fotografica che vi proponiamo e che si riferisce ai casi più eclatanti rinvenibili nella sola Piano di Sorrento…

L’On. Luisa Bossa del PD, in prima linea al fianco del variegato Comitato intercomunale sceso in campo per tentare di arginare Boxlandia in tutta la Penisola, ha fornito per questa attività edilizia, che coniuga interessi pubblici e privati, l’immagine di un vero e proprio cancro che sta consumando ormai dall’interno, come una metastasi, il residuo territorio di una Costiera vittima di famelici interessi trasversali.

Viene da chiedersi come un Consiglio Comunale (da mesi bloccato e alla ricerca di nuovi equilibri con un rimpasto di giunta che rischia soltanto di aggravare la situazione piuttosto che affrontare di petto il problema) possa continuare a restare indifferente innanzi a tale scempio che si consuma sotto ai propri occhi e anzi col suo avallo, indifferente delle conseguenze che ne possono derivare al Paese.

Se un freno alla speculazione è stato posto, almeno fino a oggi, lo si deve al coraggioso e strenuo impegno di alcuni amministratori, ambientalisti, cittadini, opinionisti che stanno conducendo una battaglia di civiltà dove però le armi in mano ai contendenti sono impari. Lo dimostrano la legislazione regionale e l’orientamento di una classe politica del tutto indifferente rispetto ai problemi veri del territorio, dell’ambiente e della conservazione di equilibri naturali sempre più labili.

E ancora: la più recente sentenza del tribunale amministrativo che, praticamente, ha dato il via libera a una nuova ondata di cemento pronta ad abbattersi sul territorio alla stregua di un vero tsunami urbanistico a Piano di Sorrento e nel resto della Penisola. Già a Sant’Agnello, per esempio, la nuova amministrazione ha in programma di realizzare un parcheggio interrato addirittura ai Colli di Fontanelle per soddisfare le esigenze dell’area congestionata soprattutto nei fine settimana, ma che non dispone di una struttura per la sosta auto.

Il problema investe l’intera Penisola Sorrentina dove agisce questa lobby potentissima al punto che se anche un sacerdote come Don Carmine Giudici si è sentito in dovere, nel trigesimo della scomparsa dell’avv. Giovanni Antonetti, di lanciare un appello per fermare boxlandia, allora vuol dire che il problema ha assunto una gravità tanto eccezionale da richiedere reazioni altrettanto straordinarie.

Del resto l’avv. Esposito, senza troppi giri di parole, ha evidenziato come gli interessi criminali sono quelli che prevalentemente possono investire in questo business a lunga scadenza proprio in virtù della disponibilità di enormi capitali dal cui impiego non ci si attende una resa immediata vista anche la perdurante crisi economica.

Anna Iaccarino, alla sua prima esperienza amministrativa, è riuscita a segnare il proprio impegno per la tutela del territorio con una forte, qualificata e appropriata azione di denuncia che segna un vero e proprio spartiacque anche nel mondo politico locale.

Il futuro amministrativo che qualcuno vuol cominciare a disegnare non prospetta niente di buono soprattutto su questo fronte! Occorre anzi che le forze che si oppongono a questo sistema chiudano gli spazi di agibilità disinvolta con cui vengono gestite partite così delicate per le conseguenze che sono in grado di produrre sul Paese!

Se neanche numeri così schiaccianti – per tutti il dato di più box realizzati che auto immatricolate negli ultimi anni nella sola Piano di Sorrento – riescono a persuadere gli Amministratori sulla vera e propria emergenza civile, sociale ed economica connessa al sistema di boxlandia, allora è legittimo interrogarsi se non si sia realizzata una contaminazione trasversale alla politica, all’amministrazione, all’affarismo e al malaffare che addirittura ostenta i propri legami e le proprie ingerenze sulla politica stessa!

Nelle mani del sindaco Giovanni Ruggiero c’è il destino di un Paese che, alla scadenza del suo secondo mandato, non potrà vedersi presentare un conto tanto salato dei suoi dieci anni di governo cittadino! Le contraddizioni, gli errori, i ritardi e gli equivoci che hanno scandito questi primi due anni di amministrazione devono lasciare il passo a un progetto serio, credibile e lungimirante per la Piano Futura!

Un progetto che sia rispettoso degli interessi reali di una Comunità che, allo stato, sembra orfana di una vera alternativa rispetto all’attuale sistema di potere, ma che attorno a questo tema e al contrasto a questa lobby può veder rinascere una vitalità democratica oggi addormentata!

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