Diario Politico©Raffaele Lauro,  Sant'Agnello

Cronaca politica santanellese…Per cercare di capirci qualcosa in più!

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Sfogliando l’edizione odierna di Metropolis dove abbondano le cronache politiche della Costiera, sorgono spontanee alcune domande e altrettante riflessioni che proponiamo all’attenzione dei lettori. A Sant’Agnello il neo capogruppo di opposizione, Antonino Coppola (Liberi e Uguali) si scaglia contro l’ampliamento della Commissione Comunale per le Pari Opportunità decisa dalla nuova maggioranza del sindaco Pietro Sagristani e ritorna a criticare l’istituzione della presidenza del consiglio comunale che, anche in questo caso, riguarda una donna che, da meno di un mese, presiede il civico consesso. Ricordiamo le “vicissitudini” della passata legislatura che ha fatto registrare un caos di “nomine presidenziali“: prima Giuseppe Gargiulo, poi Gianni Salvati “defenestrato” d’ufficio per incompatibilità col Sindaco e con la maggioranza (ma qui si attende l’esito del ricorso legale presentato da Salvati avverso la decisione del Consiglio votata “sollecitamente” anche dagli attuali assessori), infine Arturo De Alteris espressione più prossima a Orlando&Co.
Ma procediamo con ordine.

COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’

L’istituzione della Commissione Pari Opportunità durante l’Amministrazione-Orlando scaturiva da un’iniziativa consiliare assunta da Antonio Coppola (fedelissimo di Sagristani) che, per un breve periodo, fu assessore di Orlando con delega proprio alle pari opportunità.

A seguito dell’approvazione di tale delibera, ma quando Coppola ormai non faceva più parte della maggioranza, la Giunta Orlando procedeva alla nomina delle commissarie così come previsto nel regolamento.

Fu proprio Antonino Coppola, all’epoca assessore con delega anche alle pari opportunità, a sovrintendere all’insediamento della Commissione, alla nomina della presidente (Lucia Gargiulo, ndr) e all’avvio delle attività che non produssero gli effetti desiderati proprio per l’indeterminazione della Giunta a dar seguito alle proposte della Commissione (era stato messo a punto anche un opuscolo informativo sulle pari opportunità rimasto chiuso nel cassetto non si sa bene di chi) che cessò le proprie attività con la decadenza del Consiglio a seguito dell’autoscioglimento.

Ora l’Amministrazione ha pensato bene di ricostituire la Commissione e addirittura di ampliarne la composizione, circostanza che ha provocato la stizzata reazione del capogruppo Antonino Coppola che sembra aver intrapreso la consiliatura all’insegna di unal “misoginia politica“. In effetti un provvedimento che non comporta costi – l’ampliamento del numero delle commissarie – e che prevede maggiori opportunità di partecipazione per le donne alla vita pubblica locale andrebbe salutato positivamente.

Tanto più da parte della minoranza che ha rivendicato il merito di aver candidato più donne alle elezioni e di aver loro affidato addirittura i primi quattro posti della lista! Più donne significa più partecipazione e sicuramente maggior confronto: il che, a  nostro avviso, può fare assolutamente bene! A meno che non si conviva col nuovo incubo della doppia preferenza di genere che ha scombussolato i calcoli di tutti!

In secondo luogo i vertici amministrativi – presidente del consiglio e vice sindaco – sono anch’essi donne e questo sicuramente è un segnale di cambiamento che non può essere sottovalutato nè osteggiato. Ancor di più la presidenza del consiglio comunale che, da organo super partes, è primario interlocutore dell’Opposizione che, diversamente, si castra nell’opzione di interloquire sul piano istituzionale per le tematiche cui sovrintende specificamente la presidenza del consiglio.

Sarebbe pertanto auspicabile che quest’azione di Coppola abortisse al più presto per lasciar spazio al confronto su temi più seri e sui quali sarebbe sicuramente utile argomentare e confrontarsi con la maggioranza. E sono sicuramente tanti! Lo stesso Metropolis ne offre lo spunto: per esempio il tema dell’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina,

OSPEDALE UNICO DELLA PENISOLA SORRENTINA

L’argomento è molto dibattuto e sicuramente meritevole di un’attenzione particolare per le ragioni che proveremo a spiegare! L’Ospedale Unico è frutto sicuramente dell’iniziativa congiunta intrapresa dai Sindaci della Penisola Sorrentina nella passata legislatura che si affidarono a Gian Michele Orlando all’epoca sindaco di Sant’Agnello (Comune dove dovrebbe nascere il nuovo ospedale) e all’ex vice sindaco di Piano di Sorrento, Vincenzo Iaccarino, quale coordinatore del tavolo cui si deve oggettivamente il merito di aver accompagnato, passo dopo passo, l’iter istruttorio del progetto fino al suo approdo nella sede naturale della Regione Campania cui spetta la parola definitiva sulla fattibilità dell’opera.

Nei giorni scorsi il nuovo sindaco di Sant’ Agnello, Sagristani, ha incontrato l’On. Raffaele Calabrò, consulente del Presidente Stefano Caldoro in materia di santità, per fare il punto sulla questione ospedale unico insieme al consigliere regionale Michele Schiano presidente dell’apposita commissione regionale.

Fino a oggi si sono silenziosamente confrontati a distanza due diversi schieramenti – politici e sanitari – che non sono mai veramente usciti allo scoperto su questo progetto: quelli che ci credono e che lo vogliono realizzare attivando le procedure di progettazione finanziaria indispensabili per mettere le gambe al programma; quelli che invece si oppongono all’unificazione della sanità costiera e quindi alla cancellazione delle due attuali strutture ospedaliere (Vico Equense e Sorrento).

Una partita che vede in campo troppi protagonisti in evidente conflitto d’interessi perchè investiti di cariche pubbliche a diversi livelli, ma nello stesso tempo dipendenti dell’Asl Na3Sud, circostanza che qualche problema sull’iter progettuale oggettivamente lo pone. Soltanto a Sant’agnello troviamo in tale naturale situazione di “conflitto” lo stesso Sindaco (in forza alla struttura ospedaliere di Vico Equense) e ben due consiglieri dell’attuale opposizione: Antonino Coppola e Pietro Sagristani (entrambi in forza presso l’Ospedale di Sorrento).

Tralasciano tutti gli altri sanitari, ospedalieri e non, che occupano poltrone nei vari consigli comunali, ma addirittura il primario degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina, la dottoressa Flora Beneduce, è oggi consigliere regionale del PdL, occupando quindi una funzione istituzionale in conflitto con quella dirigenziale sanitaria da cui, allo stato, non si conosce se ne sia sospesa per ovvie implicazionia carattere deontologico-professionale oltre che politico-amministrative sovrintendendo la Regione alla programmazione e al controllo sulla Sanità.

Va dato atto al direttore generale, Maurizio D’Amora, di aver assunto tutte le iniziative amministrative utili a far approdare nella sede competente, cioè la Regione, la proposta con tanto di progetto di fattibilità: ora però si tratta di conoscere le reali intenzioni di tutti i protagonisti che, a diverso titolo, hanno voce in capitolo! Per questo motivo Antonino Coppola e Pietro Gnarra, oltre allo stesso Orlando, non possono rinunciare a giocare una partita che hanno la responsabilità di aver messo in moto visto che Sant’Agnello è il Comune destinato a diventare crocevia di una nuova e più moderna sanità peninsulare.

CODICE ETICO, ANAGRAFE DEGLI ELETTI, ABOLIZIONE DI EQUITALIA

Sempre Antonino Coppola annuncia l’impegno del proprio Gruppo consiliare per attuare provvedimenti come l’adozione del codice etico, dell’anagrafe degli eletti e di revocare la riscossione dei tributi a Equitalia.

Per la verità i primi due argomenti, codice etico e anagrafe degli eletti, sono stati il cavallo di battaglia della campagna elettorale (ma anche della lunga vigilia elettorale) di Sagristani che specificamente su questi temi ha impostato il suo “discredito” ai danni di Orlando&Co nella passata legislatura preannunciando l’immediata e generale adozione di provvedimenti assolutamente trasparenti che riguardassero sè stesso e i suoi consiglieri e, si presume, l’intero civico consesso, ma anche parenti e affini degli amministratori in carica: la pubblicazione di redditi, stato patrimoniale e quanto altro utile a dimostrare che la politica non serve ad arricchirsi.

Del resto basta rivedere la conferenza stampa del Sindaco all’indomani della vittoria elettorale per chiarirsi le idee sull’argomento che, fino a prova contraria, è l’asse portante della trasparenza amministrativa pretesa da Sagristani, strombettata in tutte le lingue e in tutte le piazze, pubbliche e virtuali almeno nel corso degli ultimi tre anni.

Quindi il tema non è assolutamente una novità e se Coppola intende farsene alfiere cominci a pretendere la messa in pratica di questo impegno da parte del Sindaco e dei suoi Assessori e Consiglieri. Il problema per la minoranza, oggi, e quindi di Coppola che aspira a diventare leader alternativo al Sindaco, è di darsi un profilo politico coerente con quanto sbandierato in campagna elettorale e rappresentare le aspettative di un’ampia fetta dell’elettorato che si attende dall’opposizione azioni concrete in grado di gettare il seme per una diversa, futura compagine al sistema-Sagristani!

Quanto ad Equitalia il provvedimento è auspicabile e condivisibile, così come poteva essere già adottato nella trascorsa legislatura, come fu annunciato senza però dar seguito al pregevole intento!

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