Sant'Agnello

Sant’Agnello, lotta per scrutatori e presidenti di seggio

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SANT’AGNELLO – Questa mattina si è proceduto alla nomina degli scrutatori per i seggi elettorali in occasione delle elezioni amministrative e ora su FB si sta celebrando la corsa tra opposte fazioni per aggiudicarsi il merito di aver scelto il sorteggio per designare i “prescelti“. Come al solito si assiste alla fiera dell’ipocrisia, peraltro giocata sul riconoscimento di qualche centinaio di euro ai fortunati che per tre giorni hanno la responsabilità di garantire il regolare svolgimento delle elezioni. A febbraio si è consumato uno scontro frontale tra gli schieramenti di Pietro Sagristani e di Gian Michele Orlando proprio sul metodo di scelta degli scrutatori: i rappresentanti dell’uno in commissione elettorale scelsero il 50% degli scrutatori nominativamente (ciò non costituisce alcun reato, sia chiaro!): il raprpesentante del secondo ottenne invece che la scelta avvenisse mediante sorteggio, metodo seguito anche dalla Commissaria prefettizia per le rispettive quote di competenze pari al 25% cadauno…

Ne nacque un vivace dibattito di cui fu protagonista Gianni Salvati quale membro della Commissione Elettorale e anche l’attuale candidato con Sagristani, l’ex assessore Giuseppe Gargiulo, che prese formali distanze dalla prassi osservata da Salvati per la nomina degli scrutatori. Acqua passata, ma l’attesa per la decisione odierna era alta e alla fine tutte le parti in causa hanno optato per il sorteggio, l’unico sistema in grado di assicurare imparzialità nella scelta, tanto più che sono stati esclusi coloro che già hanno svolto la medesima funzione alle politiche.

Tutti daccordo e quindi scrutatori sorteggiati. Proprio qualche giorno fa abbiamo pubblicato l’invito del dottor Pietro Gnarra (candidato di Liberi e Uguali per Sant’Agnello) a procedere alla designazione per sorteggio in modo da scongiurare polemiche. Alla fine anche lo schieramento di Sagristani ha dovuto convenire sulla proposta del gruppo di Orlando dando prova di una consapevolezza sulla delicatezza dell’operazioni, tanto più in un momento come quello che stiamo attraversando.

Ora fa sorridere che su FB la lista di Sagristani rivendichi il merito di aver imposto trasparenza proprio attraverso il sorteggio. Piuttosto andrebbe detto i “Sant’Angnello prima di tutto” hanno convenuto sulla proposta di Orlando dimostrando che, in fin dei conti, era la più saggia e la più trasparente. Invece no…Le solite ipocrisie della politica! Ma non finisce qui! La querelle si è spostata sulla nomina dei presidenti di seggio. La Lista di Sagristani contesta due nomine, fra cui quella di Silvia De Angelis, avvocato e coniuge del candidato sindaco Orlando e l’invita a ritirarsi.

La De Angelis è stata designata a presiedere la sezione n°5, l’unica distaccata da quelle del centro e ubicata ai Colli di Fontanelle, da sempre al centro di contestazioni per presunti condizionamenti ai danni degli elettori, argomento che spesso ha provocato anche divisioni fra le opposte fazioni che vorrebbero eliminare questa sezione distaccata.

La legge prevede che “La nomina del presidente di seggio è in capo al presidente della corte d’appello competente per territorio, così come disposto dall’art. 35 del DPR 361/1957, di regola tra le persone iscritte all’albo delle persone idonee all’ufficio di presidente di seggio elettorale, istituito dalla legge 53/1990; essa avviene previa comunicazione da parte del sindaco dei nominativi alla cancelleria della corte tramite chiamata diretta. Al cittadino che riceve l’incarico viene notificata la nomina tramite un messo.

L’incarico è solitamente assegnato nell’ambito del comune di residenza, o comunque nell’ambito provinciale. Egli è, per ogni effetto di legge, pubblico ufficiale durante l’esercizio delle sue funzioni. Idonei a ricoprire tale carica sono, secondo l’art. 35 della citata legge 53/1990, «i magistrati, gli avvocati e procuratori dell’Avvocatura dello Stato, che esercitano il loro ufficio nel distretto della Corte stessa e, occorrendo, tra gli impiegati civili a riposo, i funzionari appartenenti al personale delle cancellerie e segreterie giudiziarie, i notai, i vice pretori onorari e quei cittadini che, a giudizio del Presidente medesimo, siano idonei all’ufficio.

L’ufficio è obbligatorio (art. 40 DPR 361/57) e nei confronti di coloro che, senza giustificato motivo, rifiutino di assumerlo o non si trovino presenti all’atto dell’insediamento del seggio, sono previste delle sanzioni penali“. Dal profilo FB della lista “Sant’Agnello prima di tutto” è partito un attacco frontale ai presidenti di seggio designati, peraltro due donne, con la richeista di rinunciare all’incarico.

Perchè? Forse che le presidenti incaricate possano condizionare il voto, visto che ne viene messa in discussione anche la professionalità? Considerati i precedenti la “rivolta” dei Sant’Agnello prima di tutto ingenera qualche sospetto anche perchè non si comprende come un presidente di seggio, a meno che non lo si ritenga pregiudizilmente corrotto o corrutibile, possa condizionare l’esitro elettorale. Laconico il commento di Orlando: “Siamo alle solite polemiche strumentali…Quello che conta è che gli elettori dei Colli di Fontanelle potranno votare liberamente“.

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