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Vivace dibattito PD-PDL sul condono edilizio, mentre l’UDC nicchia…

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La giornata di ieri è stata contrassegnata dalla vivace polemica politica sul condono edilizio, sul fallito tentativo dei Senatori del PDL di inserire un emendamento-sanatoria nel provvedimento del Governo sul terremoto dell’Emilia, sulle discussioni che ne sono seguite e sulla paventata ripresentazione dell’emendamento “no-demolizioni” a settembre, quando si entrerà nel vivo della vigilia elettorale. Su questo delicato argomento abbiamo potuto ascoltare le posizioni di due dei principali partiti di governo: il PDL attraverso il Sen. Raffaele Lauro, il PD attraverso Stefania Astarita coordinatrice peninsulare. Manca il terzo partito della coalizione di governo, l’UDC, che ha soltanto abbozzato un commento per bocca dell’assessore provinciale Pietro Sagristani cui però ha fatto seguito la precisazione del collega Raffaele Apreda che si è aggiudicato la paternità del commento pubblicato, però, sul profilo facebook dell’Assessore suo collega di partito. E’chiaro che l’argomento è di quelli delicatissimi, che non ammettono equivoci o posizioni di comodo perchè, nel bene o nel male, a torto o a ragione, si toccano interessi concreti dei cittadini, siano essi  bisognosi della prima casa o speculatori occasionali o abituali. Giocare con gli equivoci, carpire la fiducia della gente per ottenerne il voto in ogni caso non è onesto ed è una commedia che non può e non deve continuare perchè lascia insoluti problemi gravissimi che sconfinano nell’ordine pubblico oltre a rappresentare oneri salatissimi per le esangui casse dei Municipi obbligati alle demolizioni. La posizione dell’UDC sull’argomento va spiegata, per onestà verso gli elettori e verso tutti i cittadini. Sulla base di quanto asserito da Lauro e dalla Astarita le posizioni delle due maggiori forze di governo, PDL e PD, sembrano chiare ancorchè opposte. Poichè i problemi del Paese sono serissimi e nella prossima competizione elettorale si giocano le sorti dell’Italia e del Mezzogiorno in particolare, giocare la partita elettorale in Campania su “condono si condono no” significa rinunciare a svolgere un’azione seria per riacquistare un autorevole protagonismo di Napoli sugli scenari nazionali. Non si possono prendere in giro cittadini che contrabbandano il proprio voto sull’ipotesi condono edilizio, nè si possono frodare tutti quei cittadini che, ossequiosi delle leggi, si sono ben guardati in questi anni dal trasformarsi in abusivisti di necessità o per speculazione. Per quanto ci riguarda crediamo che la stagione dei condoni, edilizio, fiscale, previdenziale, finanziario deve ritenersi ampiamente chiusa e ciascuno dovrà fare i conti con la legge sul proprio operato sapendo che non si possono privilegiare i furbi che si nascondo dietro i poveri cristi per continuare a speculare ai danni del territorio. Il prossimo Parlamento dovrà poter contare su una consistente pattuglia di Onorevoli geneticamente avversari delle politiche di condono che tanti e nefasti danni hanno prodotto agli interessi generali. Allora buttiamo il bambino con l’acqua sporca? Purtroppo si arriva al punto che non ci sono altre alternative…per salvare il salvabile!

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