Diario Politico©Raffaele Lauro,  Piano di Sorrento

Boxlandia, un errore non istituire la commissione consiliare speciale

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Salvatore Cappiello

La decisione assunta dalla maggioranza di Piano di Sorrento, in occasione dell’ultimo consiglio comunale, di non istituire la speciale Commissione Consiliare chiesta dalla minoranza con l’intento di approfondire il tema “boxlandia” è sbagliata soprattutto alla luce di quanto annunciato dal capogruppo di maggioranza Salvatore Cappiello: “C’è un’indagine della Procura in corso che ha chiesto la documentazione, aspettiamo che facciano luce sulla vicenda per cui è inutile istituire questa commissione…” è stato in sintesi il ragionamento. A nostro avviso l’errore consiste nel fatto che una cosa sono le “indagini giudiziarie” che accertano l’eventuale esistenza di reati e di responsabilità penali connesse alla vicenda, un’altra cosa sono le “indagini amministrative” che rientrano nelle prerogative della pubblica amministrazione per venire a capo dell’iter istruttorio e dei conseguenti  provvedimenti adottati dai responsabili tecnici dell’Ente in riferimento agli indirizzi di amministrazione che sovrintendono a questa come ad altre attività.

Praticamente si tratta dell’esercizio di una delle due funzioni fondamentali che competono al consiglio comunale: quella della programmazione e dell’individuazione degli obiettivi amministrativi, quella della verifica sui risultati e del controllo sull’operato amministrativo. La rinuncia all’esercizio di questa seconda prerogativa, erroneamente giustificata dalle indagini in corso, costituisce un “vulnus” alle competenze istituzionali di maggioranza e minoranza, cioè dell’assemblea elettiva cui sono affidate funzioni specifiche dalle quali dipende il buon andamento dell’amministrazione. Anzi l’istituzione della Commissione Consiliare, tanto più in presenza di un’indagine giudiziaria, avrebbe consentito alla politica di non abdicare al proprio ruolo e, seppur in ritardo e incalzata dagli eventi, di supportare la stessa autorità giudiziaria e salvaguardare anche le prerogative dell’Ente e l’operato di tutte le parti in causa svolgendo un ruolo attivo, anzichè subire passivamente l’azione ispettiva della Procura che sta passando al setaccio l’operato delle Amministrazioni Peninsulari su questa vicenda. Istituire la Commissione sarebbe servito anche a sottrarre all’inevitabile “speculazione politica” i possibili sviluppi dell’inchiesta giudiziaria e ciò che da questa potrebbe scaturire: ma questo, forse, Cappiello non l’ha messo in conto!

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