Sorrento

PD Sorrento: autorizzazione irregolare al Parco Ibsen

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Ristorante Ibsen

SORRENTO – In questi giorni è stata diffusa dall’ufficio stampa del Comune di Sorrento la notizia del viaggio in Norvegia di una delegazione guidata dal Sindaco nell’ambito delle attività del gemellaggio che lega il Comune di Sorrento a quello di Skien. Nel documento diffuso dall’ufficio stampa si fa presente che ogni anno, dallo scorso 23 Maggio (anniversario della morte dello scrittore), sarà celebrato a Sorrento l’Henrik Ibsen Day e che allo scrittore è stato intitolato un parco con annesso anfiteatro. Sarà una coincidenza, ma nelle scorse settimane, il consigliere comunale del PD Alessandro Schisano ha indirizzato una nuova interrogazione al Sindaco che riguarda quella parte del parco Ibsen ignorata nel comunicato stampa del Comune. Al centro della nuova interrogazione, infatti, è proprio la destinazione a ristorante di una parte di quell’area. Nel 2004 la Giunta municipale approvò il progetto esecutivo per la sistemazione dell’area adiacente le Antiche Mura e nella scheda dei progetti di infrastrutture che riguardava la riqualificazione di questo spazio era specificato che: “l’area di intervento ricade nella Zona Territoriale 2 (Tutela degli insediamenti antichi accentrati) del P.U.T. di cui alla legge regionale N. 35/1987 e nella Zona A e Ar – Centri storici e zone di rispetto ambientale del P.R.G., ove è previsto che ‘qualora la zona di rispetto ambientale non interferisca con le visuali prospettiche di osservazione degli insediamenti antichi [..] sono consentiti interventi pubblici per la realizzazione di scuole materne e dell’obbligo, di attrezzature di interesse comune e di impianti sportivi, il tutto nel rispetto delle caratteristiche ambientali“. Nel 2006 venne indetta una gara di asta pubblica per l’’individuazione del soggetto cui affidare in concessione per la durata di anni sei l’area comunale di piazza Antiche Mura e attualmente risulta autorizzata un’attività di natura commerciale. “Di qui, l’’obiettivo dell’interrogazione – conclude Giuliano De Lucaconoscere, cioè, su quali basi l’attività commerciale in questione si ritiene possa essere assimilata agli interventi pubblici previsti dall’’articolo 17 del PUT“.

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