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Lauro (PdL) su spending review e telecomitalia

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ROMA – Giornata ricca di impegni per il Sen. Raffaele Lauro (PdL) intervenuto su scottanti questioni di attualità e ospite su RaiNews. In particolare segnaliamo l’intervento sulla spendig review e quello su telecomitalia. “Nel lontano 1992, con lucida anticipazione, il ministro dell’Interno, Vincenzo Scotti, firmava un coraggioso decreto per la razionalizzazione delle forze dell’ordine, finalizzato ad un impiego efficiente delle risorse, eliminando inutili duplicazioni dei servizi e garantendo un reale coordinamento, con particolare riferimento alla Polizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri, in parte alla Guardia di Finanza.

L’indirizzo, come quello successivo (2006) del ministro Giuseppe Pisanu, è rimasto sostanzialmente inapplicato. Quella che era, allora, preveggenza istituzionale, oggi rappresenta una ineludibile necessità“. Con queste parole, il sen. Raffaele Lauro (PdL), già capo di gabinetto del ministero dell’Interno (1991-1993), ha preannunciato, al Senato, la presentazione di un disegno di legge, insieme con il sen. Salvo Fleres (CN), contenente, tra l’altro, la delega al Governo per il superamento, entro un anno, di tutte le inutili duplicazioni di servizi esistenti e per la messa a fattore comune delle risorse, a disposizione delle forze dell’ordine, senza intaccare la storica autonomia delle stesse, né il livello di sicurezza del comparto. Su Telecomitalia Lauro ha dichiarato: “L’attacco leghista al presidente di Telecomitalia, Franco Bernabè, è rozzo, infondato e pretestuoso. Infatti, i piani di sviluppo delle reti di nuova generazione, portati avanti da soggetti privati, non devono essere ostacolati con finanziamenti pubblici, che rischiano di distorcere la concorrenza e di non essere coerenti con le linee guida sugli aiuti di Stato. Questi finanziamenti pubblici, inoltre, anziché essere destinati all’istallazione della fibra nelle principali aree metropolitane, dovrebbero interessare prioritariamente le aree ancora caratterizzate dal digital divide e, cioè, dalla mancanza di collegamento broadband“.

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