Sorrento

Cuomo&Pontecorvo, amici per la pelle ma tramonta l’alleanza comunale

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Giuseppe Cuomo e Mariano Pontecorvo

SORRENTO – Nel “Ponte“, il movimento civico fondato da Mariano Pontecorvo, nessuno ha chiesto all’assessore di dimettersi in nome dell’alternanza negli incarichi amministrativi, quantunque Pontecorvo abbia sempre garantito gli equilibri interni al “suo partito” favorendo la rotazione di cariche e ruoli. Nè sembrano imminenti altrettante dimissioni da parte dei due consiglieri – Giovanni Aversa e Antonino Pane – per entrare nell’esecutivo o semplicemente per far posto ai primi dei non eletti! Sicuramente si tratterebbe di una forzatura che minerebbe alla base la tenuta stessa della civica che nelle intenzioni di Pontecorvo dovrebbe diventare l’aggregatore di un nuovo movimento delle “civiche della penisola sorrentina” in questa stagione di cambiamenti che prelude alle future elezioni politiche del 2013. Per Cuomo, nonostante le dichiarazioni di circostanza, le dimissioni di Pontecorvo dall’esecutivo sono state una doccia gelata. Del resto ce lo ha confermato personalmente Pontecorvo che ha pure annunciato di voler tenere una conferenza stampa per spiegare le ragioni della sua decisione che però non mina assolutamente il rapporto “…con il mio fraterno amico Peppino“.

Pietro Sagristani e Giuseppe Cuomo

Se si trattase di un semplice e già concordato avvicendamento, come il Sindaco vuol far credere, la stessa conferenza stampa di Pontecorvo non avrebbe più ragion d’essere. Invece l’ex assessore intende spiegare tutte le ragioni della sua scelta che è scaturita dalla decisione del TAR  di accogliere il ricorso della ditta seconda classificata nell’appalto di ricostruzione della scuola Vittorio Veneto che avrebbe contestato l’assenza di alcuni requisiti di legge alla aggiudicataria, requisiti invece accolti dagli uffici competenti o non opportunamente verificati con la conseguenza che l’ex assessore intende vederci chiaro per capire se qualcuno, e nel caso chi, abbia commesso un tale errore che ha pregiudicato l’esito della gara e quindi l’avvio dei lavori. Ora, che il Sindaco getti acqua sul fuoco su questa vicenda è anche normale visto che l’uscita di Pontecorvo dalla Giunta gli lascia fra le mani la patata bollente di dover individuare delle responsabilità se, come sostiene Pontecorvo, qualcuno ha commesso degli errori per i quali ne è risultato pregiudicato il suo lavoro di assessore. Pontecorvo si sfila però da una scena amministrativa dove la situazione, al di là delle apparenze, si va facendo sempre più complessa per Cuomo per tutta una serie di ragioni che non possono sfuggire ai più attenti osservatori della politica sorrentina e peninsulare. L’UDC è ormai afflitto da cronici mal di pancia e l’alleanza di Cuomo con Sagristani non rappresenta per il Sindaco una assoluta garanzia di stabilità. Tant’è che ci ha pensato da ultimo il consigliere Stefano Marzuillo a ricordarglielo appena qualche giorno fa con una dichiarazione su Agorà che la dice lunga sulle rivendicazioni degli uomini di Casini. Il venir meno di Pontecorvo nel centro decisionale amministrativo potrebbe perciò rispondere a un’offensiva incrociata dei principali alleati di Cuomo con l’intento, forse anche non coincidente nelle finalità, di rimescolare le carte in maggioranza e di ridimensionare il PDL che, come qualcuno ha recentemente ricordato, si è aggregato in extremis alla coalizione elettorale a sostegno di Cuomo visto che fino all’ultimo ha cercato di correre in proprio con una lista guidata da Giuseppe Stinga, attuale vice sindaco.

Giuseppe Stinga e Giuseppe Cuomo

All’indomani dell’esito elettorale, nonostante l’impegno assunto da Cuomo di restare politicamente super partes per rispetto alla coalizione, egli aderiva al PDL: tant’è che è stato uno dei tre attori in campo nella partita del tesseramento in vista dell’assise congressuale che dovrebbe svolgersi a gennaio per riscrivere gli equilibri di forza interni. Allo stato Cuomo conterebbe su circa 100 tessere, a fronte di 120 dell’area di Stinga e di un altro centinaio dei giovani del consigliere Massimo Coppola. Una resa dei conti interni al PDL potrebbe quindi provocare un vero e proprio terremoto in amministrazione dove si intende ridimensionare lo spazio del PDL da parte dei principali sponsor di Cuomo visto che sindaco e vice sindaco del PDL sembrano a tutti un po’ troppo! La partita è ancora più complessa anche per il ruolo amministrativo esuberante svolto dal consigliere Mario Gargiulo cui il Sindaco ha ultimamente affidato la gestione del mega finanziamento da 735mila euro per l’organizzazione del Natale 2011 che ha provocato anche molte delusioni e altrettante recriminazioni, lasciando ai margini l’assessore al turismo Gaetano Milano. Una decisione che meriterebbe di essere ulteriormente approfondita anche perchè è apparso quantomeno inusuale affidare tutto a un Consigliere comunale esautorando di fatto l’Assessore competente. Infine c’è la partita aperta con la Fondazione Sorrento, un centro di spesa finanziato in gran parte dalla stessa Amministrazione comunale, dove però i rapporti con il direttore Luigi Gargiulo non sarebbero tutte rose e fiori. Recentemente e in punta di piedi si è registrata l’uscita dal CdA dell’imprenditore turistico Giovanni Russo cui ha fatto seguito un intervento della Guardia di Finanza per vederci chiaro sulla gestione di risorse e appalti. Insomma una situazione generale dove tutto quello che sta accadendo non può essere nè routine nè casualità, come si intende accreditare dal Palazzo. Anzi, a volerli metterli in fila, fatti e circostanze di questi scarsi due anni di amministrazione-Cuomo qualche perplessità sui risultati ottenuti la sollevano. Per tutta risposta Pontecorvo vorrebbe designare quale nuovo assessore nella giunta un Magistrato. Top scret sull’identità del candidato, ma è il segnale che proviene dagli intenti di Pontecorvo che legittima qualche preoccupazione!

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