Diario Politico©Raffaele Lauro

La politica del PDL, dai sacchi di tessere agli sms di auguri per i morti!

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campagna di adesione al PdL

La notizia “trionfale” l’ha data il TG1 di Minzolini: il PDL ha raggiunto e forse superato la quota di 1milione di iscritti in Italia. Cioè nella stessa Italia prossima allo sfascio e al default, con lo spread che oggi ha raggiunto quasi il -7% complice il governo Berlusconi incapace di assumere l’unica decisione in grado di rilanciare l’economia restituendo fiducia agli investitori e sottraendo la Nazione alla vergognosa speculazione che ne sta depauperando il tessuto connettivo oltre che l’immagine internazionale, cioè le dimissioni e la convocazione dei comizi elettorali per andare alle urne. In subordine costituire un governo d’emergenza nazionale per traghettare il Paese fuori dalla crisi di queste settimane e scongiurarne il collasso, varare la riforma della legge elettorale e andare a votare a novembre restituendo agli italiani il diritto di scegliersi gli eletti. Questo è quanto ci vorrebbe, ma è anche quello che molto probabilmente, anzi quasi certamente, non avremo rassegnandoci a un’indecente agonia politico-istituzionale e socio-economica. Intanto parliamo di questo straordinario exploit di adesioni al PDL partito che, ironia della sorte, perde ogni giorno sempre più punti e più consensi tra gli elettori i quali, se si andasse oggi al voto, non gli assicurerebbero più del 26% e del 36% all’intero centro-destra italiano. Questa è la ragione per cui non si va alle urne e si lascia morire l’Italia! Invece stando ai dati del tesseramento la gente avrebbe fatto le file (dove?) alle corti politiche del PDL per tesserarsi, per iscriversi al partito di Berlusconi che ha già annunciato coram populi che gli cambierà nome perchè il PDL è morto! Fossi un magistrato semplicemente su queste notizie anomale aprirei  un’inchiesta per cercare di spiegare l’arcano, comprendere cioè quali possono essere state le motivazioni alla base di questa specie di follia che avrebbe colpito gli italiani che son corsi a iscriversi al Partito. Piuttosto, e lo sanno anche le pietre della strada, si tratta di una manovra gestita a tavolino dai “capi clan” del PdL in vista dell’assise congressuale e per giocarsi i futuri equilibri interni che decideranno le sorti elettorali (le candidature) di tanti, per la verità troppi inquisiti che militano in questo partito. Se si considera che soltanto in Campania l’accoppiata Cosentino-Cesaro è riuscita a rallestrare oltre 110mila iscritti, pari a oltre il 10% dell’interno PDL nazionale, ci accorgiamo del senso e delle implicazioni di questa sporca partita. Anche in Penisola Sorrentina è stata fatta la corsa al tesseramento dalle varie correnti interne e dai loro riferenti locali. A dar man forte agli uomini di prila fila, altra anomalia su cui indagare, ci hanno pensato tanti amministratori locali che, ufficialmente, non hanno mai aderito al PDL, molti di essi militando anche in altri partiti, uniti nell’impresa per opposti interessi convergenti. E’ bastato procurarsi anche soltanto la fotocopia di un documento d’identità della persona contattata per poi perfezionare l’iscrizione con un modesto versamento di quota (pochi euro) stabilito tanto per conferire un crisma di legalità all’operazione, un importo così basso (si parla di 5 euro) per evitare che i “capi clan” dovessero sopportare un salasso economico. Tanto ai finanziamenti veri per il Partito ci pensa lo Stato con il rimborso delle spese elettorali, ci pensa Berlusconi per continuare a sopravvivere pagando chiunque gli chieda un mancia… e infine tutti coloro che…hanno mani in pasta! Sorvoliamo sulle predazioni di Stato difetto comune dell’intera classe politica italiana, non solo di centro-destra! Tra i più impegnati a “far tessere” ci sono stati segnalati politici-medici, professionisti che più di altri possono chiedere ai propri assistiti “il favore di un’adesione“. Anche in Penisola i dottori non si sono tirati in dietro…per far numeri! Poichè l’iscrizione al partito, che non è un’associazione segreta, dovrebbe essere resa pubblica per ragioni di trasparenza – e oggi anche di decenza – adoperiamoci con tutti i mezzi per pubblicare i nominativi dei tanti ed entusiasti iscritti al partito in modo da averne tutti cognizione. I cronisti si attivino in modo da rendere un servizio alla politica che ha bisogno di fare sempre di più i conti con cittadini che a ragione pretendono chiarezza! Per finire ecco l’ultima trovata di questi politici del PDL che davvero non sanno più che cosa inventarsi pur di condizionare la nostra vita. Per carità di Dio omettiamo il nominativo della persona interessata, cioè del politico che questa mattina ci ha tenuto ad inviarci un sms con queste testuali parole: “Sono giorni di ricordo, preghiera e comunione. Ti aguro di sentire vicini i tuoi cari e vivere intensamente questi momenti“. A leggerlo si resta sorpresi perchè questa propria non ce l’aspettavamo e perchè ci costringe, giorno di tutti i Santi, a compiere uno sponteneo gesto apotropaico (scongiuro) visto che i nostri cari, sempre per volontà di nostro Signore li abbiamo ancora con noi, anziani si, ma sempre cari, vicini e consapevoli. Domanda: ma perchè dobbiamo continuare a tenerci questa gente a busta paga, quelli che fanno le tessere e quelli che mandano gli sms tanto per esser chiari, affidandogli le sorti del Paese e delle nostre esistenze? Qui solo uno tsunami come Dio comanda ci può liberare da loro e dai Vespa, Ferrara e Minzolini ai quali per ora dobbiamo negare almeno il canone Tv vista come l’hanno sconquassata!

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