Diario Politico©Raffaele Lauro,  Massalubrense

Massalubrense, linee-guida dell’ANBBA/AICAV sulle “cartelle pazze” per la Tarsu

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MASSALUBRENSE – E’ un ferragosto di fuoco sul fronte della Tarsu (la tassa sui rifiuti) nella cittadina del primato per la raccolta differenziata. Sono state notificate a tutti gli esercenti di case vacanze, B&B, ristoranti e più in generale esercizi commerciali bollette stratosferiche per il saldo della Tarsu anche in riferimento agli anni passati.

Geom. Antonino Esposito

Una vero e proprio terremoto che ha sconvolto la cittadina amministratta dal sindaco Leone Gargiulo finito nel ciclone delle contestazioni da parte degli operatori. Ma una buona notizia arriva dall’ANBBA/AICAV (associazione  icategoria che associa B&B, affittacamere e case-vacanza più importante in Italia, l’unica riconosciuta ai tavoli di concertazione del Governo in rappresentanza delle proprie categorie fra le parti sociali. Conta oltre 700 aziende del settore su tutto il territorio nazionale) che interviene a tutela dei propri associati sulla spinosa problematica degli avvisi di accertamento “pazzi”. A far sentire la voce degli operatori sono Andrea Azzariti Fumaroli, coordinatore territoriale e il geom. Antonino Esposito delegato a Massalubrense che hanno firmato un documento molto importante sulla delicata questione.Questo coordinamento intende intervenire prontamente, a tutela dei propri associati, sulla spinosa problematica degli avvisi di accertamento “pazzi” sulla TARSU nel comune di Massa Lubrense – scrivono Fumaroli ed EspositoDa alcuni giorni infatti si stanno notificando i predetti avvisi con i quali l’amministrazione massese  richiede cifre elevatissime agli operatori economici come ai privati cittadini. Questi avvisi sono  sbagliati. L’ANBBA/AICAV, oltre ad offrire assistenza ai propri associati, invita tutti gli interessati ad opporsi a queste pretese. Per farlo è consigliabile tenere presenti i seguenti suggerimenti:
1)    Verificare con attenzione gli avvisi di accertamento; si troveranno certamente errori sui metri quadri computati, sulla tariffazione, sugli anni d’imposta, etc.
2)    Le attività extra-alberghiere devono comunicare annualmente il rinnovo delle autorizzazioni d’esercizio; chi non lo ha fatto è tenuto al pagamento della TARSU solo per gli anni coperti da comunicazione di rinnovo.
3)    L’A.N.C.I ha chiarito inequivocabilmente che le strutture extra-alberghiere, svolte in modo non imprenditoriale, devono pagare la stessa tariffa delle civili abitazioni.
4)    A tal proposito anche la diffusa giurisprudenza delle Commissioni Tributarie Provinciali afferma lo stesso principio; l’ultimo pronunciamento in materia è della C.T.P. di Lecce dello scorso luglio, con il quale si ribadisce che le strutture alberghiere e affini devono godere della stessa classificazione tariffaria delle civili abitazioni; inoltre i giudici, rilevando una diffusa confusione nei regolamenti comunali sulla TARSU, indicano di utilizzare il regolamento del Comune di Milano quale esempio da emulare.
5)    Occorre richiedere al Comune in tempi rapidissimi, poiché ciò non interrompe i termini perentori per la presentazione di un ricorso in C.T.P., l’annullamento dell’avviso attraverso l’istituto dell’autotutela.
6)    Se il comune non risponde alla richiesta di autotutela, entro 60 giorni dalla summenzionata notifica,  occorre necessariamente presentare un ricorso per l’annullamento  dell’avviso di accertamento presso la competente Commissione Tributaria Provinciale. MOTIVAZIONI : 1) illeggitimità della tariffa applicata , applicazione dell’art.68 lettera c) del secondo comma del decreto legislativo n. 507/93 che comprendono in un’unica categoria gli esercizi alberghieri e le civili abitazioni e  risoluzione delle Finanze n. 55/E del 1997 ; 2) applicazione del cumulo giuridico su sanzioni relative a periodi diversi ; 3) Metodo calcolo superfici ai fini Tarsu

Oltre ad esortare ancora una volta tutti gli operatori di strutture extralberghiere ad opporsi alle richieste contenute negli avvisi di accertamento, si chiede all’Amministrazione  Comunale di Massa Lubrense:

1.    Negli avvisi di accertamento le sanzioni si riferiscono genericamente ad una normativa in vigore dal 1 aprile 1998; quale? Nel caso ci sia un mancato pagamento continuato della TARSU, è legittimo applicare il cumulo delle sanzioni?
2.    La modifica necessaria e immediata del regolamento comunale sulla TARSU, con l’assimilazione delle attività extra-alberghiere alle civili abitazioni.
3.    Nel calcolo delle superfici per l’applicazione della TARSU, viene presa in considerazione il comma 340 dell’art. 1 della Legge n° 311/2004 i cui criteri vengono stabiliti dal Decreto del Presidente della Repubblica n° 138/98 ?
4.    Verifica delle Tariffe che mediamente sono largamente superiori al Comune di Sorrento.
L’associazione darà indicazioni dettagliate su tale problematica in un incontro che organizzerà subito dopo le festività e sarà comunicato a tutti gli operatori la data e luogo dell’incontro .

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