Diario Politico©Raffaele Lauro

Lettera aperta a tutti i Parlamentari

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di Gaetano Mastellone
Certamente non sarò io, con questa mia lettera aperta, a farvi capire l’attuale difficoltà del momento. E’ vero che questa è una crisi mondiale, ma anche nelle crisi vi sono le classifiche dei paesi e l’Italia è messa male. L’Europa e i mercati sono entrati in fibrillazione per il caso “Italia” e l’hanno fatto quando hanno capito che siamo una barca senza timoniere che sta andando sugli scogli. A questo punto ci hanno dettato le regole! Non si può proprio più andare avanti in questa situazione. Personalmente sono molto preoccupato di quanto potrà accadere sin dal prossimo mese di settembre, ci aspetta un autunno caldo! Allora perché non agire? Non è possibile continuare a far pagare chi ha già dato tutto quello che poteva. Le risorse per risollevare il Paese dalla crisi vanno prelevate altrove, né dalle pensioni né dal lavoro dipendente che anzi deve essere salvaguardato per una questione di equità sociale e di difesa del potere di acquisto delle famiglie. Le famiglie italiane sono allo stremo, per andare avanti stanno attingendo al loro risparmio personale. Chi ha già dato non può continuare a dissanguarsi.  Voi, cari signori del Parlamento, date un taglio netto, e serio, ai vostri costi di struttura e di stipendi. Il 10% degli stipendi/emolumenti in meno che vi siete “auto ridotto” non basta! Tagliare deve essere la vostra parola d’ordine, a cominciare dalle province per poi finire all’accorpamento dei comuni. Si attui anche una politica di vere liberalizzazioni che potranno essere la chiave da cui recuperare le risorse che servono per raggiungere il pareggio di bilancio con un anno di anticipo rispetto alle previsioni sciagurate del governo. Si vendano gli immobili non strategici. Si lavori di più sull’enorme montagna di risorse sottratte allo Stato dalla corruzione sfrenata e dalla schifosa evasione fiscale. Quello che desidero da tutti voi parlamentari è di non pensare alla tutela del vostro bacino elettorale, ma di salvare il Paese che va a fondo. Fate una politica nazionale. Meglio sarebbe se Berlusconi si facesse da parte e si formasse un nuovo Governo, ma niente elezioni anticipate perché costano e non servono allo scopo. Con un nuovo Governo, senza Berlusconi, gli italiani, i mercati e gli alleati apprezzerebbero. Questa lettera aperta è un semplice invito a fare una strategia di riduzione dei costi e di stimolo all’economia perché non possiamo più avere in Pil così debole nella sua crescita; le imprese vanno supportate e aiutate e i lavoratori tutelati. Chiudo dicendo che avete, voi mille parlamentari, una grossa responsabilità sulle vostre spalle e, per carità, non fate “spallucce”!

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