Sorrento

Una volta giocavamo a…guardie e ladri!

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Ultimo in ordine di tempo l’incriminazione del Capo della Squadra Mobile (guardia) di Napoli, Pisani, per presunte collusioni organiche con camorristi (ladri)…Qualche giorno fa i vertici della Guardia di Finanza, nell’ambito della mega inchiesta della Procura di Napoli diretta da Giandomenico Lepore sulla cosiddetta P4. Praticamente Napoli è una fogna, non solo per la spazzatura nella quale affoga, ma nel senso letterale del termine perchè anche le istituzioni, ai massimi livelli sono colluse con i nemici: non si sa più che sono le guardie e chi sono i ladri! O meglio: sono tutti ladri per cui non si può più giocare a guardie e ladri come facevamo da ragazzini, sempre a litigare per chi dovesse fare la guardia, cioè colui che aveva il potere di arrestare, di mettere le manette ai ladri, cioè ai cattivi. Il comunicato stampa aggiuntivo emesso dalla Procura di Napoli per spiegare più dettagliatamente le motivazioni sull’incriminazione del capo delle guardie a Napoli precisa ulteriormente i contorni dell’operazione che ha decapitato i vertici della Polizia. A Napoli, ormai da anni, non c’è più pace in Questura dove periodicamente emergono collusioni tali e compromissioni assolutamente ingiustificabili. Quando a saltare sono i vertici di un’istituzione come la Polizia o la Finanza – limitiamoci ai casi in questione – il rischio è che il corpo sia ancora più malato…E la politica, questa mala politica che ha contaminato ogni cosa e ogni altra istituzione, resta a galla proprio perchè infarcisce di propri uomini o dei clan proprie le istituzioni che devono combatterle le priovre criminali.  Gli errori commessi dagli uomini in divisa, di qualunque specie, sono molto, molto più gravi di quelli commessi da qualsiasi altra persona perchè essi rappresentano, agli occhi dei cittadini, i tutori della legge, della legalità, gli avversari di prima linea di camorra, ndragheta, mafia, microcriminalità e delinquenza spicciola. Invece questa gente sembra andarci a bracceo con i delinquenti e mafiosi, percepiscono lo stipendio dallo Stato e lavorano per il crimine organizzato, part-time o full-time dipende da quello che emerge dalle inchieste…se non le soffocano! Il livello di corruzione della Nazione ha ampiamente superato i limiti fisiologici e quindi ci pone in un’area a rischio implosione democratica…Dalla politica ci si attendono risposte serei, concrete, in controtendenza rispetto alla solidarietà d’ufficio che poi tanto di ufficio neanche lo è perchè i magistrati che indagano elementi per accusare un Capo della Mobile o un Generale della Finanza li devono pure avere…Altrimenti qui davvero siamo alla follia assoluta!” Da Napoli si alza un puzzo che non è solo quello maleodorante dell’immondizia che la ricopre…E’ un puzzo cadaverico di una società contaminata fin nel tessuto connettivo e contro di essa le residue forze in campo sono incapaci di erigere uno sbarramento efficace. Con la buona pace di qualcuno, cioè della solita eccezione che conferma la regola, meglio sarebbe arrestare l’Italia…Si farebbe più presto a voltar pagina rispetto a oggi. In fondo la corruzione dei pubblici poteri altro non se non il frutto di un’assenza totale della politica… La scena è invece occupata soltanto da loschi individui che brigano senza sosta e con tutti i mezzi che hanno a disposizione per rubare, per portare a termine i propri latrocinii, per prevaricare le espressioni sane della società che vivono mortificate, emarginate, schiacciate da questa genete di malaffare nei confronti dei quali nutriamo il più assoluto disgusto!

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