Massalubrense

WWF, a Santa Maria La Neve Eucalipti capitozzati

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Eucalipti capitozzati a S. Maria La Neve (foto WWF)

MASSALUBRENSE  – “E’ l’ennesimo intervento irrazionale ai danni del patrimonio arboreo di S.Agata – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – ancora una volta l’impressione che se ne ricava, confortata dai fatti, è che nel comune di Massa non ci sia una sufficiente sensibilità al problema, laddove non appare addirittura evidente una forte e ingiustificata ostilità nei confronti degli alberi. Dopo gli splendidi Tigli tutti eliminati pretestuosamente e stupidamente nel rifacimento dei marciapiedi del Corso S.Agata, dopo il taglio a raso dei grossi e ombrosi Cedri di via Reola, sostituiti da una triste aiuola con pannelli solari, cabine, cartelli e segnali vari circondati da una risibile recinzione elettrificata che ha fatto ampiamente parlare di sé, dopo il sabotaggio alla base dei Noci di via Reola e dei 4 Tigli superstiti di via Deserto letteralmente “ingabbiati” da pericolose griglie (a cui nonostante l’accorato appello del WWF non si è posto rimedio!!!)…è stavolta toccato ai grossi ed ombrosi Eucalipti del piazzale di S.Maria La Neve!!! A Massa resta, tra l’altro, il triste primato di essere il Comune con minor strade alberate dell’intera penisola.” Il WWF ha inviato al Sindaco, al Responsabile del Verde Pubblico e alla Polizia Municipale di Massa Lubrense, una nota di protesta per le drastiche operazioni di potatura effettuate ai danni degli esemplari arborei di Eucalipto, che vegetano in località S.Maria la Neve ai margini del piazzale di fronte alla Chiesa. “Gli esemplari in oggetto – dichiarano gli attivisti del WWF Penisola Sorrentina – tutti di notevoli dimensioni, costituiscono indubbiamente un elemento caratteristico del paesaggio in quanto facenti ormai parte della geografia dei luoghi. Essi vegetavano in ottime condizioni, inoltre le loro folte chiome offrivano una preziosa ombra nelle calde giornate estive. Proprio per questo le drastiche potature effettuate ci sono apparse immotivate ed equivalenti ad amputazioni della struttura arborea tali da danneggiare irrimediabilmente la stessa vitalità delle piante e, oltre ad essere decisamente antiestetiche, avendo modificato la forma stessa delle piante rischiano di risultare dannose per il loro stesso sviluppo. Abusare della potatura è certamente un errore: essa va effettuata in armonia con le fasi di sviluppo dell’albero, per evitare di devastare o uccidere una pianta con conseguente pericolo per la sua futura stabilità. In tutte le piante, radici, fusti e rami sono parti imprescindibili, costituite essenzialmente da tessuti di sostegno, di riserva e di trasporto. Qualsiasi evento che danneggi una di queste si ripercuote sulle altre. Per questo motivo, il WWF Penisola Sorrentina ritiene che l’intervento di potatura così come operato sulle alberature di Eucalipto equivalga ad un grave danneggiamento.” L’associazione ambientalista denuncia inoltre come, nell’effettuare i tagli, i resti delle potature siano stati riversati al suolo alle spalle degli alberi sotto il piazzale e, a distanza di mesi, giacciono ancora in loco contribuendo a creare una piccola discarica di rifiuti. In virtù di quanto esposto il WWF ha chiesto:

– di non eseguire in futuro ulteriori potature arboree nei modi già adoperati e lesivi di Bellezze naturali secondo quanto definito dall’art.1 sexies della L. 431/85 e dalla L. 1497/39;   

– di conoscere con quali finalità, modalità e competenze sia stata effettuata la potatura;

– una volta accertati i danni (anche postumi: marciscenze, insorgenze di funghi, carie, cancri corticali, ecc.), l’applicazione di una penale laddove non già previsto dal capitolato d’appalto;

– di promuovere ogni azione atta alla rimozione dei residui di potatura e alla bonifica del sito alla base degli alberi;

– ai sensi del Decreto legislativo 19 agosto 2005 n.195 di recepimento della direttiva 2003/4CE concernente l’accesso alle informazioni in materia di ambiente e ai sensi della legge n. 108 del 2001 di recepimento della Convenzione di Aarhus sull’informazione e partecipazione del pubblico in materia di ambiente, copia della delibera di affidamento dell’appalto (o procedura affine) e il relativo regolamento.

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