Diario Politico©Raffaele Lauro,  Massalubrense,  Meta,  Piano di Sorrento,  Sant'Agnello,  Sorrento,  Vico Equense

Alla Ripetta il G6 della Costiera Sorrentina

Stampa
Panorama della Costiera Sorrentina

Si è svolto l’altra sera, al ristorante La Ripetta a Piano di Sorrento, il G6 della Penisola Sorrentina. Così a dispetto delle polemiche e delle strumentalizzazioni di cui è diventata oggetto una delle poche proposte realmente lungimiranti per il futuro della Costiera, l’unione dei comuni, i sindaci continuano liberamente e produttivamente a incontrarsi e a confrontarsi sui temi di comune interesse, sulle questioni che ogni giorno hanno sulle loro scrivanie e che, per essere affrontate e risolte in modo efficace, richiedono convergenza di idee, confronto di punti di vista, impegni, coerenti azioni amministrative. Tutti e sei hanno socializzato a tavola problematiche generali e particolari del territorio, decretando di fatto quell’unione che una certa politica di cultura feudale osteggia temendo di perdere il controllo sui palazzi del potere. Invece questa generazione di sindaci si sta dimostrando intraprendente al punto giusto e sta attuando una strategia di governo globale del territorio assolutamente innovativa e capace di produrre risultati imprevedibili. Sindaci che hanno consapevolezza piena del proprio ruolo e delle proprie prerogative, ma anche delle responsabilità di cui sono investiti rispetto a un corpo elettorale e a una comunità che a loro sorpattutto chiede un modo nuovo, diverso di governare la cosa pubblica. Gargiulo (Massalubrense), Cuomo (Sorrento), Orlando (S.Agnello), Ruggiero (Piano), Trapani (Meta) e Cinque (Vico Equense) l’unione l’hanno già concretizzata incontrandosi ormai sempre più spesso per discutere e decidere il da farsi nell’interesse della Penisola Sorrentina. Al di là di quello che si scrive e che si annuncia, tutti e sei hanno piena consapevolezza della straordinaria novità che stanno realizzando e sanno bene che dal successo di questo progetto dipende il cambio di passo nella politica-amministrativa peninsulare. L’unione dei comuni e dei sindaci sta soprattutto nella modernità della visione di governo del territorio. Sugli specifici interventi, sulle proposte che mettono e metteranno in campo, è chiaro che si auspica il più ampio confronto, ma questi Sindaci eletti dai cittadini devono essere liberi di amministrare tenendo presente le tante novità imposte alla finanza locale dal Governo e dalle Regioni. Il che rende più che ovvia la ricerca di un’intesa che si traduca in economia di spesa per servizi comuni e di qualità, per progettualità comprensoriali e opere realizzate in un’ottica di uso comprensoriale delle stesse. I mal di pancia dei vari signorotti delle politica costiera, tenacemente ostili verso questo cambio di passo, rappresentano le ultime minacciose, ma sempre più deboli avvisaglie che è tramontata un’epoca e che sui nuovi scenari si affaccia una classe dirigente che non ha paura di rompere gli schemi, di confrontarsi, di collaborare e di portare a casa risultati vantaggiosi per tutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*