Diario Politico©Raffaele Lauro

Unità d’Italia e Turismo, il mancato giubileo laico del Belpaese

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www.italia.it

Le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia (evento che si festeggia ogni 50 anni) cadono in un momento davvero infelice per il nostro Paese alle prese con la peggiore crisi politico-istituzionale, oltre che economica, dal dopoguerra ad oggi, vittima dell’offensiva leghista che sta disgregando e oltraggiando l’Italia e la sua immagine nel mondo, incapace di trasformare una circostanza così importante e attraente in una straordinaria opportunità di marketing turistico-culturale, alla stregua di un Giubileo che pure si festeggia ogni 25 anni e richiama pellegrini da ogni angolo del mondo.

Vittoria Brambilla

I 150 anni dell’Unità d’Italia gestiti dal governo di Berlusconi con Vittoria Brambilla ministro del turismo passeranno sicuramente alla storia come la grande occasione mancata per l’Italia di proporsi, forte della sua storia, delle sue tradizioni, di un patrimonio artistico e culturale più unici che rari a livello mondiale, sugli scenari internazionali alla stregua di un grande e moderno Paese europeo. Appaiamo invece una meschina provincia del vecchio continente, alle prese con problemi di bassissimo profilo in mano a un ceto politico scadente e delinquente, diviso e litigioso, incapace di far tesoro dei propri tesori e di trasformare questa ricorrenza cinquantenaria in un grande giubileo laico della nostra repubblica. Per rendersi conto dello stato dell’arte

Costanzo Iaccarino

gli operatori turistici, in primis l’illustre presidente di Federalberghi, Costanzo Iaccarino, dovrebbero soffermare la loro attenzione sul portale www.italia.it realizzato dalla Ministra Brambilla, al costo di svariate decine di milioni di euro, per promuovere il brand Italia nel mondo. Basta osservare la home, passare alla versione in lingua inglese per ritrarsi inorriditi di fronte a uno scempio che dovrebbe provocare una vera sommossa nelle coscienze degli operatori turistici. La versione in lingua inglese è addirittura oscena grazie a una traduzione maccheronica e sgrammatica di testi che forse i ragazzi di una scuola superiore avrebbero realizzato meglio. Questi sono i frutti dell’azione di un Ministro che di turismo e di promozione del made in Italy nel mondo non capisce davvero un tubo e che occupa una poltrona importante solo per coltivare i propri interessi e quelli del suo entourage. Del resto dopo il fallimento delle TV della Libertà cui l’aveva preposta il Presidente Berlusconi e risoltosi con oltre 10milioni di euro di deficit, cosa ci si poteva aspettare da questa donna assolutamente incapace e nello stesso tempo arrogante? Mai gli addetti ai lavori hanno però inteso tutelare i propri legittimi interessi imprenditoriali gravemente lesi dall’operato di questo Ministro e in generale di un Governo che è stato solo in grado di distruggere l’unico, straordinario patrimonio nazionale, quello culturale e artistico, e storico paesaggistico introducendo invece la tassa sulle presenze turistiche per permettere ai Comuni di far cassa dopo averli svuotati di tutto. Un invito per questi 150 anni dell’Unità d’Italia è perciò anche quello di osservare attentamente questo portale internet del nostro turismo nazionale perchè questo ci consente di capire, senza strumentalizzazioni, qual è il livello d’amore che BerlusconiBrambilla&Co hanno per il BelPaese. Da tempo perà l’Italia ha smesso di chiamarsi BelPaese!…Una ragione deve pu esserci, o no?

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