Sorrento

Una risposta a chi anonimamente pensa di intimidire

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Per ovvie ragioni non abbiamo mai personalizzato questo spazio che non risponde a logiche di protagonismo personale, ma dobbiamo riferire quest’ultima vicenda perchè emblematica di un altro modo di concepire la politica in Penisola Sorrentina e significativa per le argomentazioni che qualcuno, sotto anonimato (?), adduce con l’intento magari di intimidirci o di condizionarci, con queste o altre azioni poste maldestramente in essere. A scanso di equivoci abbiamo già provveduto a denunciare ai Carabineri azioni intimidatorie poste in essere nei nostri riguardi.

Prima i fatti e poi il nostro commento.

Ieri, in tarda serata, un affezionato lettore anonimo ci ha inviato in rapida successione 4 commenti che, nello spirito che contraddistingue questo spazio di libero confronto delle idee, pubblichiamo in questo “post dedicato” piuttosto che nell’area dei relativi commenti, in quanto ci aiuta meglio a comprendere come a volte la “frenesia politica” diventi addirittura “spasmo cerebrale“.
E’ evidente che gli interventi (come altre azioni che abbiamo registrato da un po’ a questa parte), si riferiscono alle nostre cronache e commenti, di ieri e di qualche giorno fa e, nonostante cerchi di mascherarsi, l’autore è evidentemente e accertato essere la medesima persona!
Per rendere meglio comprensibili i post, dove necessario, abbiamo apportato qualche correzione grammaticale non avendo l’autore grande familiarità con la grammatica italiana. La firma utilizzata è invece chiaramente presa in prestito.
 
Scrive: bretonia94@live.it alle 22:37
Mi sembra che sullo scontro Lauro Sagristani sia vero l’inverso…Cioè Lauro orfano di Scaiola, e all’ultime elezioni politiche nominato ma mai eletto dal popolo, cerchi attraverso queste iniziative che si dimostreranno delle balle micidiali di accreditarsi verso il partito e sperare di essere rinominato. Sagristani è sempre stato eletto dal popolo, Lauro ma. Non ne abbia a male Lauro è sempre un boiardo di stato. giuseppe gargiulo sorrento”.

Scrive: giuseppe Kekko64@live.it alle ore 22:45
SE LAURO VERAMENTE CREDE IN QUEL CHE DICE E AFFERMA ALLORA HA UNA SOLA COSA DA FARE O VOTARE CONTRO IL GOVERNO O DIMETTERSI ALTRIMENTI SONO CHIACCHIERE. ARSENIO GARGIULO SORRENTO”.

Preso dalla foia politico-giustizialista, posta un altro commento:

Scrive: bretonia94@live.it alle 22:53
Complimenti per aver cancellato il mio commento. Questo dimostra che il tuo sito è un sito prezzolato, presto dimostreremo presto a tutti gli organi di stampa tutto ciò. Dalla convenzioni con sant’agnello ai rapporti con stinga. giuseppe gargiulo sorrento

Infine tre minuti dopo:
Scrive: bretonia94@live.it alle 22:56
Mi correggo e ti chiedo scusa, il commento è di nuovo sul sito credevo che era stato oscurato spero che sarai sempre imparziale e giusto. giuseppe gargiulo sorrento

Raffaele Lauro con i consiglieri PDL di Sorrento

Quando mancano argomentazioni, e quindi idee e progetti validi sui quali confrontarsi, si ricorre a questi espedienti che però lasciano il tempo che trovano: come quello di insultare, minacciare, offendere con lo scopo prevalente di intimidire. Poichè possiamo rispondere e confrontarci con chicchessia su qualsiasi argomento, siamo sempre disponibili a render conto e a chieder conto: soprattutto a chi, investito di funzione pubblica, politica o amministrativa, deve essere a nostro avviso trasparente nelle azioni e nei pensieri. Può dispiacere oppure no, ma il confronto politico tra due protagonisti, quali sono Raffaele Lauro e Pietro Sagristani, è un argomento di oggettivo interesse pubblico, così come lo sono le loro idee e le loro azioni. Non sta a noi prendere le difese dell’uno o dell’altro! Perchè, oltre a non averne bisogno, non rientra nei nostri interessi. Piuttosto ci preme evidenziare quanto di buono, di cattivo o di sbagliato, a nostro avviso, essi compiono a tutti i livelli. Per quanto concerne i voti che sono in grado di raccogliere, precisiamo che entrambi sono frutto di questa stagione elettorale per quanto concerne i livelli istituzionali che rappresentano. Lauro è stato eletto per la prima volta al Senato secondo il sistema elettorale vigente voluto da tutti i partiti (e che a nostro avviso fa comodo a tutti, anche a chi ambisce ad arrivare al Parlamento alle prossime elezioni) e che attribuisce i seggi praticamente nominando gli eletti, in base al quorum ottenuto dal partito, e promuovendo i candidati sulla base dell’ordine di candidatura dei singoli, scelto dal partito o dal leader, che li propongono sulla base di proprie valutazioni, esigenze e interessi.

Pietro Sagristani (UDC)

Sagristani, che pure ha tentato ma col PD, di essere eletto al Senato in virtù dello stesso sistema elettorale, non c’è riuscito proprio per la ragione del mancato raggiugimento del quorum e per una sua collocazione nelle retrovie della lista. Invece è riuscito brillantemente ad essere eletto alla Provincia di Napoli, prima col PD e poi con l’UDC, grazie al sistema elettorale vigente, ovvero quello dei collegi uninominali dove si vota il partito che propone un candidato unico, cioè senza concorrenti interni. Onore al merito per il successo conseguito, ma è cosa diversa dal confrontarsi sul piano delle preferenze elettorali nell’ambito della stessa lista: Marco Fiorentino docet (elezioni regionali 2010). Tutto qui per quanto riguarda voti ed elezioni. Per quanto riguarda invece l’azione politica che i nostri esprimono sul territorio, a nostro avviso incarnano filosofie e quindi comportamenti politici opposti, frutto evidentemente di una cultura, di esperienze e di rapporti assolutamente non paragonabili: con tutto il rispetto per il più giovane Sagristani che di Lauro è anche stato allievo al liceo. Ciò assolutamente non toglie meriti a Sagristani che davanti a sè ha ancora l’opportunità di una brillante e altisonante carriera politica se, a nostro avviso, riuscirà a sciogliere alcuni nodi che ancora lo imbrigliano e ne condizionano la naturale proiezione nazionale. Il suo legame con Sant’Agnello, legittimo, ma per certi versi esasperato se non addirittura morboso sul piano politico, ne condiziona evidentemente la crescita nonostante oggi detenga incarichi di un certo valore. La sua tentazione, dichiarata, di voler tornare a fare il sindaco di questa piccola cittadina della Penisola, dove peraltro ha già governato per 10 anni, lo pone in continuo conflitto con il livello politico-amministrativo locale e, sempre a nostro avviso, in modo improprio (basti leggere, per esempio, l’ultima intervista rilasciata al settimanale Agoràmortificandone le potenzialità e mettendone a rischio l’ascesa politica. Il condizionamento che su questo fronte esercitano alcuni personaggi minori, a loro volta  incapaci di assurgere in proprio al governo di Sant’Agnello senza l’ombrello protettivo di Sagristani, ne assecondano un desiderio. Nello stesso tempo, però, ne condizionano negativamente l’operato. Fosse soltanto per il fatto che il trascorrere del tempo (che anche in politica ha un significato, un peso e una conseguenza), sembra non essere tenuto nella giusta considerazione da parte di questi personaggi! Infine la sua logica di voler fare numeri a tutti i costi, cioè di aggregare consiglieri comunali (Sorrento docet) a prescindere da una appropriata valutazione, non solo dei contesti e delle persone, ma anche della stagione politica italiana e degli individualismi che, stando almeno in certe aree politiche, non possono impunemente essere sottovalutati. Poichè Sagristani è politico dotato di intuito, colga l’occasione per correggere il tiro e mettere un freno anche a chi abusa del suo nome vantandosi di averne copertura. Per Lauro il ragionamento è diverso perchè il Professore approda alla politica parlamentare dopo una vita vissuta nello Stato e per lo Stato, dopo aver redatto per esempio la famosa legge di riordino delle autonomie locali al Ministero dell’Interno, dopo aver svolto importanti funzioni ai massimi livelli che, a ragione o a torto, lo vedono proiettatro su altri scenari. Per tutti basta considerare il suo impegno da Prefetto contro l’usura e il gioco d’azzardo, una campagna mai cessata e che lo vede in prima linea a livello nazionale. La sua scelta, che riguarda però solo lui, di candidarsi nel PDL in posizione garantita rientra nell’ambito delle facoltà di chi può e chi non può!  Non ha mai coltivato, almeno per quanto se ne sa, il desiderio di diventare sindaco di Sorrento quando se ne sono create le condizioni dopo il tramonto dell’impero-Fiorentino; è riuscito a portare il suo PDL che pure navigava verso altri lidi, sulla candidatura unitaria di Giuseppe Cuomo, quindi vincente, che per dichiarazione dello stesso Senatore, sarebbe politicamente ed elettoralmente l’anti-Sagristani per eccellenza. Aggiungiamo: non solo lui, per la verità: anche il sindaco di Massalubrense Leone Gargiulo, prima amico di Sagristan e che oggi non lo è più pensa al proprio futuro politico! Senza considerare che sulla scena si è affacciato con autorevolezza anche il sindaco di Piano di Sorrento, Giovanni Ruggiero. Fermiamoci qui, perchè si tratta di coetanei, ma soprattutto di reali concorrenti di Sagristani i quali, anzicchè condividere un progetto politico con lui, se ne sono affrancati e si stanno muovendo insieme per dare risposte concertate e concrete al territorio della Penisola. Hanno trovato una sponda istituzionale nel Sen. Lauro che, esperienza e relazioni a parte, non si è fatto assolutamente pregare per fare fino in fondo e bene la propria parte in questa complessa partita. Certamente Lauro non ha esitato a pronunciare, con toni diversi ma anche coraggiosi, critiche alla propria parte politica e, per chi ne segue e ne registra giornalisticamente i comportamenti, non si tratta di una novità. E’ chiaro che lo fa a ragion veduta e su appropriate argomentazioni! Non ultima quella sulla “nordizzazione” della politica di governo, sui “ministri bambocci e bambocce“, sulle “sconclusionate iniziative del collega Scilipoti” che ha disegnato di Sorrento un quadro allarmante e negativo per la sua immagine turistica. Ma anche sulla trasparenza delle candidature alle elezioni. Insomma Lauro sta facendo la propria parte e registrarlo non significa contrastare o pregiudicare l’operato di Sagristani; così come evidenziare le positività dell’uno o dell’altro non significa tirare la volata all’uno o all’altro o volerne beatificare o danneggiarne l’immagine. Per questo ci sono persone e contesti editorial-giornalistici specifici che non appartengono a questo spazio, nè a chi scrive. Fosse soltanto per quello che si è detto, si è fatto e si è scritto da trenta e passa anni a questa parte e da chi con noi condivide questo progetto di libera espressione delle idee, anche di quelle che non condividiamo, ma che non mortifichiamo assolutamente. Qua sta la bellezza del ragionamento, amico e amici anonimi…E c’è chi può e chi non può! Chiaro? Quindi ognuno faccia il proprio gioco, sugli scenari sconquassati di quella che una volta era la Bell’Italia e che da troppo tempo non è più definita tale. Questo già la dice lunga, assai lunga, su come stanno le cose nel Paese e sulla qualità dei tanti attori in campo…o sulla scena!

ViC

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