Campania,  Sorrento

PD e i fatti e misfatti dell’Amministrazione di Sorrento

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Manifesto PD Sorrento

SORRENTO – Da qualche giorno sono affissi per le strade cittadine manifesti del Partito Democratico che fanno il punto sul primo anno di amministrazione del sindaco Giuseppe Cuomo. Il titolo parla di “Fatti e Misfatti” a partire dal 4 Dicembre 2009 data di chiusura della Scuola Vittorio Veneto. Al mese di Febbraio 2011 (dopo 14 mesi) è ancora tutto fermo. Il sindaco Cuomo ha promesso la riapertura al 1 settembre. Ma di quale anno? Effettuando interventi a vantaggio delle frazioni con una rete di opere che doveva spaziare dalla cura e manutenzione delle strade a quella dei servizi con una dotazione di strutture complementari, secondo il principio “Periferie al centro”;
MA IN REALTA’ I PROBLEMI DELLA CITTA’ SI SONO AGGRAVATI
– Diritto alla casa
– Caro parcheggi
– Svuotamento casse comunali
– Degrado delle frazioni
– Perdita di competitività dell’economia
Cittadini, con l’arrivo del nuovo anno, spente le luminarie di Natale, è in arrivo il federalismo fiscale: nuove tasse e balzelli che peseranno sulle famiglie e le imprese. L’ Amministrazione comunale all’atto dell’insediamento aveva assunto impegno ad operare: completando le strutture sportive (Campo Italia in primis); rendendo sempre più confortevoli gli spazi ludici riservati ai bambini (parchi- giochi) e le aree pubbliche destinate a verde (Villa Fiorentino, Villa Comunale, etc.); per la realizzazione di un nuovo attrezzato centro per la terza età; garantendo strade e marciapiedi in perfette condizioni di sicurezza; dotando la città di un gradevole arredo urbano. Si erano proposti come “continuità nella discontinuità”, ma appare evidente che pur essendo cambiata la forma, la sostanza non è migliorata …. anzi.

www.pdsorrento.com

Un commento

  • Alessandro

    Fino ad ora hanno progettato solo colate di cemento per arricchire chi già possiede. Per i sisagi del comune cittadino come sempre nulla di concreto,verificabile, tangibile.
    L’unica cosa tangibile sono gli aumenti dei costi dei parcheggi, i pochissimi spazi aggregativi, le scarse iniziative per le fasce deboli e il tantissimo blaterare sulla solita scena teatrale.

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