Italia,  Sorrento

Antonetti (IdV): “Cuomo deve delle spiegazioni al Paese”

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Giovanni Antonetti (IdV)

SORRENTO – “Si apprende con sgomento, dalle notizie di stampa locali e nazionali che il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo è socio, seppure in altra società edilizia (la Nizza s.r.l.), di Langellotto Giuseppe titolare della società che ha recentemente ottenuto il contestato Permesso di Costruire per la realizzazione di un parcheggio interrato su tre livelli per 252 box auto, all’interno del Comune di Sorrento, con accesso da via Rota, in zona adiacente viale Nizza”. Così Giovanni Antonetti, esponente del Partito Di Pietro-Italia dei Valori a Sorrento che continua: “E’ una vicenda spiacevole, che purtroppo ha fatto assurgere agli onori della cronaca nazionale la nostra città in senso decisamente negativo. E’ doveroso, per la trasparenza dovuta a tutti i cittadini sorrentini, che il Sindaco Cuomo fornisca spiegazioni sulle sue partecipazioni societarie, ed è grave che lo stesso abbia disinvoltamente dichiarato di essere socio di <<varie altre società>>; bisogna inoltre che lo stesso Sindaco, nelle more di un rapido chiarimento sull’intero iter amministrativo per il rilascio del titolo edilizio, provveda alla immediata sospensione dei lavori, e sarebbe opportuno, per l’immagine della città di Sorrento, che tutto sia fatto in tempi brevi anche in ragione dell’indagine in corso da parte della Procura della Repubblica di Torre Annunziata e della recente interrogazione parlamentare al Senato della Repubblica, senza perdere tempo in fumose ed inutili dichiarazioni di intenti dei vari assessori comunali”. Intanto L’Italia dei Valori si è mossa a livello parlamentare con l’iniziativa assutna dal Sen. Lannutti che di seguito pubblichiamo: il 7 dicembre 2010 Seduta n. 470 LANNUTTI – Ai Ministri per i beni e le attività culturali, dell’interno e della giustizia.

Premesso che:

in data 24 novembre 2010 i commissari ad acta, architetto Lucio Grande ed il signor Dario Perasole nominati dal Presidente della Giunta provinciale con decreto n. 885 del 13 ottobre 2010 e insediatisi il giorno 20 ottobre 2010, rilasciavano in meno di un mese permesso a costruire a favore della ditta Edil Green Srl per la realizzazione di un’autorimessa interrata nel Comune di Sorrento al Vico III Rota n.20;

l’area è, secondo la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio di Napoli, “un fondo agricolo di circa mq 3.200 coltivato ad agrumeto, con ben 50 alberi, oltre a 4 noci e 4 ulivi di notevoli dimensioni”;

il progetto prevede la realizzazione di tre livelli per un per un totale di 252 box auto, secondo la cartellonistica attualmente apposta in via Rota; nel sito infatti il 29 novembre 2010 sono iniziati i lavori di sbancamento ed è stato praticato un varco di circa tre metri, e con inizio di taglio di alberi;

a giudizio dell’interrogante tale permesso è illegittimo per i seguenti motivi: contrasta con il regolamento di attuazione per la realizzazione di parcheggi da parte di privati adottato dal Consiglio comunale di Sorrento nella seduta del 16 febbraio 2005; contrasta con la deliberazione di adozione del piano urbanistico comunale (PUC) del 16 febbraio 2005 n. 40, ed in particolare dalla cartografia di disciplina d’uso del suolo si evince che nessun intervento era previsto in detta area; contrasta con il parere della Commissione edilizia comunale espresso il 10 novembre 2009, a quanto consta all’interrogante, parere che, recita: ” In quanto l’intervento in esame, rivolto alla realizzazione di un’autorimessa interrata su tre livelli risulta in contrasto con il PUT ex legge Regionale 35/87, zona territoriale 6 che richiama la disciplina della zona Territoriale 4, la quale per la zona B del P.R.G. in cui ricade l’area interessata dalla proposta progettuale, impedisce la edificazione delle residue aree libere, fatta eccezione per le sole attrezzature pubbliche che coprono una quota degli standard urbanistici di cui all’art. 11 del PUT. Si consideri che secondo quanto disposto dall’art. 9 della legge reg. Campania n. 19/01 come sostituito dall’art. 49 comma 10 della Legge Reg.16/2004, per i Territori sottoposti alla disciplina del PUT ex legge reg. 35/1987, sono fatti salvi tutti i vincoli previsti dalla legge stessa”; contrasta con il decreto di annullamento emesso dal Ministero per i beni e l’attività culturali – Soprintendenza per i beni architettonico e paesaggistici per Napoli e provincia Piazza Plebiscito 1 – 80132 Napoli emesso il 3 agosto 2008 a firma del Soprintendente architetto Stefano Gizzi e dal responsabile del procedimento architetto Catello Pasinetti; contrasta con il diniego espresso dal Commissario ad acta, dottorressa Paola Costa, prot. n. 05 del 9 settembre 2008 , prot. generale n. 78545 del 9 settembre 2008;

considerato che:

in data 16 dicembre 2009 personale della stazione dei Carabinieri di Sorrento ha provveduto al ritiro della documentazione concernente tale discutibile e deprecabile pratica edilizia;

in data 26 novembre 2010 acclarata al protocollo comunale n. 42102 è stata presentata dettagliata nota a firma del rappresentante locale del partito di Italia dei Valori avvocato Giovanni Antonetti;

in data 1° dicembre 2010 è stata presentata una interrogazione urgente al Sindaco del Comune di Sorrento in ordine a tale speculazione edilizia e devastazione del territorio a firma del consigliere comunale Rosario Fiorentino;

analoghe iniziative di denuncia e di protesta sono state intraprese dai circoli locali delle associazioni ambientaliste;

in data 2 dicembre 2010 è stata depositata denuncia all’autorità giudiziaria con deposito presso il Commissariato di Polizia di Sorrento,

si chiede di sapere:

quali iniziative di competenza, alla luce dei fatti esposti in premessa, intenda assumere il Governo al fine di fermare lo scempio edilizio ed ambientale in atto;

se non intenda sollecitare la Soprintendenza competente per territorio per un immediato sopralluogo atto a scongiurare la continuazione del taglio di alberi;

se non intenda, infine, disporre appropriate indagini volte ad accertare le responsabilità.

Un commento

  • marco

    Antonetti ha detto una cosa esatta: come si fa a rilasciare un’autorizzazione che consente la realizzazione di 252 box sapendo che dopo qualche giorno in consiglio comunale il PUC prevede una restrizione fortissima per tutti gli altri? Il Sindaco lo sapeva già prima visto che ha convocato il consiglio con quel piano, per cui qualcuno non può non sospettare che la fretta dell’autorizzazione provinciale – chi li ha aiutati? – e dell’inizio dei lavori è stata propria motivata dall’approvazione del Puc? Si faccia chiarezza anche perchè questa giunta sembra avere troppi conflitti di interessi!!!

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